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The 48 Laws of Power por Robert Greene
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The 48 Laws of Power (1998 original; edición 2000)

por Robert Greene (Autor)

MiembrosReseñasPopularidadValoración promediaMenciones
5,658641,887 (3.9)23
Nos guste o no, estamos viviendo en un mundo regulado por el conflicto y la competencia feroz. Un mundo que exige que estamos siempre alerta y listo para la acción en un momento? S aviso. Si no prestamos atención, no vamos a reaccionar a tiempo a los desafíos que se colocan en nuestro entorno y si permitimos que otros controlen ellos y deciden ellos para nosotros, estamos perdidos. Esta guía rápida resume las ideas básicas del libro polémico pero indispensable por Robert Greene, "Las 48 leyes del poder", que ha sido leído por millones de personas en todo el mundo. No sólo se ocupa de la reflexión de la energía, sino también como un instrumento práctico destinado a ser utilizado por aquellos que desean comenzar en el camino para alcanzar el éxito. Tomando como las ideas fundacionales y ejemplos de grandes personalidades de la historia y los acontecimientos reales que ocurren de nuevo, Greene revela las claves que nos permitan alcanzar, conquistar y defender el poder.… (más)
Miembro:PrincessTansy
Título:The 48 Laws of Power
Autores:Robert Greene (Autor)
Información:Penguin Books (2000), Edition: First Edition, 452 pages
Colecciones:Tu biblioteca
Valoración:
Etiquetas:Ninguno

Información de la obra

Las 48 leyes del poder por Robert Greene (1998)

Añadido recientemente porbschwendimann, biblioteca privada, jewggernaut, mzezula, nonf3679, Cudman, marshlewis93, amenitybobcat
  1. 00
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good book ( )
  Readcorner | Sep 17, 2024 |
The 48 Laws of Power, IMO, is a gateway to unlocking the deceptive, dark realities of double-dealing people in your life. It gives subtle clues that allow you to spot the pretense and shady BS, always ready, willing and able to intercept and counteract the unwelcome exploits you face.

Primarily, you don't get played like a fiddle, thrown under the bus, get walked over like a doormat. And you can comfortably realize and judge whether someone's sweeping something under the rug.

However, I find its historical content too heavy, intense, over the top type, sometimes rambling, and problematic to follow and connect the dots.

In any case, there are still many laws that I really value. But I wouldn't elaborate on them because, after all, conceal your intentions. ( )
  benjaminlmak | Aug 21, 2024 |
I really like Robert Greene as a media presence and his prose is very like his oratory.
However, The 48 Laws is a really dispiriting book. Although I DNF'd the abbreviated version many years ago, I thought I would give the full work a go.

The jaundiced views make it a negative book to read, not helped by the some fairly embarrassing and tenuous "evidence". Clearly inspired by Machiavelli's The Prince, the negative positions throughout are exhausting.
Intellectually this is a nice idea, and it has clearly made Robert Green a lot of money, but in for the reader it is frustrating. It feels somehow hollow, perhaps because for each example Greene chooses, it isn't that difficult to come up with a polar opposite that would demonstrate a contrary law.
In fact, there are many internal inconsistencies within the laws...maybe "it depends" is the overriding message?

Recently, I saw Greene explain the logic of this book, by saying it's a way of making you aware of the kinds of people that are in the world, and allowing you to be better able to deal with them. If that was the case, then why didn't he write that book?

That being said, The 48 Laws are interesting thought experiments and both the layout and prose are engaging. I will continue to read Robert's books, but I wouldn't recommend this one. ( )
  CraigGoodwin | May 5, 2024 |
All in all, this book was fine. There's some good advice in some of the laws, and lots of interesting stories, history, and parables throughout that illustrate the laws. All this book did for me was highlight that I am NOT a power-grabber. So many of the laws are focused on how to use others for your personal gain ... and that's just very against my philosophical programming. Still, interesting stuff. Just not my cup of tea. ( )
  teejayhanton | Mar 22, 2024 |
A Machiavellian exploration of the dynamics of power and influence, "The 48 Laws of Power" by Robert Greene aims to illustrate the power dynamics in various contexts, from personal relationships to politics and business. Each of the 48 laws is accompanied by historical anecdotes and examples that illustrate its application. Critics might argue that it promotes manipulation, deceit, and ruthless behavior in the pursuit of power, but I appreciate its insights into human nature and the dynamics of power. It’s very much a practical guide for navigating complex social situations and achieving one's goals, particularly in competitive environments. There are ethical implications either direction, but one thing is for sure, there is no nobility in poverty of mind. This is a thought-provoking read. ( )
  Andrew.Lafleche | Mar 18, 2024 |
Mostrando 1-5 de 62 (siguiente | mostrar todos)
 
«Ad alcuni, l’idea di mettere consapevolmente in atto giochi di potere — per quanto indiretti — sembra immorale, antisociale, un retaggio del passato. Sono convinti di poter scegliere di non partecipare a quei giochi semplicemente adottando comportamenti che nulla hanno a che fare con il potere. In realtà, occorre diffidare di simili individui, perché mentre esprimono queste opinioni a parole, in molti casi sono proprio tra i più abili a tessere trame a proprio vantaggio. Essi infatti ricorrono a strategie che celano abilmente la vera natura della manipolazione in atto. Spesso, ad esempio, esibiscono la loro debolezza e il fatto di non detenere alcun potere come se si trattasse di altrettante virtù morali. Ma la vera assenza di potere, quella che non è dettata in alcun modo dall’interesse personale, non ostenta la propria fragilità per guadagnarsi comprensione o rispetto. Mostrarsi deboli in realtà è di per sé una strategia molto efficace, subdola e ingannevole, nel gioco del potere.

Un’altra strategia adottata dal sedicente outsider consiste nel chiedere a gran voce parità e uguaglianza in ogni sfera dell’esistenza umana. Tutti, dunque, debbono essere trattati allo stesso modo, quale che sia il loro status e la loro forza. Ma se, per evitare il marchio disonorevole del potere, cerchiamo di comportarci con tutti quanti con la stessa equità e correttezza, ci troviamo di fronte a un problema: alcuni fanno determinate cose meglio di altri. Trattare tutti in modo paritetico significa ignorare le differenze, elevare i meno capaci e tarpare le ali di chi eccelle. Ancora una volta, molti di coloro che adottano questo approccio in realtà mettono in atto un’ennesima strategia di potere che consiste nel ridistribuire i riconoscimenti alle persone secondo criteri soggettivi che essi stessi hanno stabilito.

Esiste poi un altro modo per evitare di entrare in gioco: adottare un comportamento improntato alla massima sincerità e schiettezza, visto che le tecniche fondamentali utilizzate da chi mira al potere sono invece l’inganno e l’abitudine a tramare nell’ombra. Tuttavia, volendo essere sinceri sempre e comunque, si finisce inevitabilmente per ferire e offendere moltissime persone, alcune delle quali possono poi ripagarci con la stessa moneta. Nessuno considererà la vostra franca affermazione come totalmente obiettiva e scevra da motivazioni dettate dall’interesse personale. E a ragione: in realtà, il ricorso alla sincerità è di per sé una strategia di potere, tesa a convincere gli altri che siamo di animo nobile, buono e altruista. È una forma di persuasione, addirittura una sottile forma di coercizione.

Infine, può accadere che chi si chiama fuori dal gioco ostenti un’aria di falso candore per difendersi dall’accusa di essere assetato di potere. Di nuovo, guardiamoci da chi assume un simile atteggiamento, perché l’ostentazione di una presunta ingenuità può essere un valido strumento per ingannare il prossimo (cfr. Legge 21: Fingetevi sciocchi per mettere nel sacco gli ingenui). Ma neppure il candore autentico è al riparo dalle insidie del potere. Nei bambini esso può manifestarsi in molti modi, tuttavia spesso scaturisce dall’esigenza primaria di acquisire il controllo su coloro che li circondano. […] In sintesi, può accadere che anche le persone autenticamente innocenti siano in corsa per il potere: spesso la loro azione risulta terribilmente efficace, in quanto non si scontra con l’ostacolo della riflessione. Ancora una volta, chi ostenta o esibisce la propria innocenza è il meno innocente di tutti. […]

Se il mondo è paragonabile a una gigantesca corte attraversata da infinite trame e maneggi nei quali noi ci troviamo intrappolati, non ha senso cercare di chiamarsi fuori dal gioco. Un simile tentativo non fa che accrescere la nostra impotenza e questa a sua volta ci fa sentire più infelici. Anziché combattere contro l’inevitabile, anziché discutere e lagnarsi e sentirsi in colpa, è molto meglio eccellere nel potere. Anzi, meglio riuscirete a gestire il potere, migliori diventerete come amici, amanti, mariti, mogli e, più in generale, persone. Seguendo il percorso del cortigiano perfetto, imparerete a far sì che gli altri si sentano meglio con se stessi e diventerete per loro una fonte di piacere. Essi svilupperanno una sorta di dipendenza dalle vostre capacità e desidereranno costantemente la vostra presenza. Imparando alla perfezione a mettere in pratica le 48 leggi illustrate in questo libro, risparmierete agli altri la sofferenza che deriva dall’armeggiare goffamente con il potere — giocando cioè col fuoco senza conoscerne le proprietà. Se al gioco del potere non è possibile sottrarsi, è meglio esserne un artefice che rifiutare di cimentarvisi o adottare un approccio dilettantesco.

Per cimentarsi con successo nel gioco del potere, è necessario innanzitutto acquisire una certa visione del mondo, cambiare prospettiva. […] Sono dunque necessarie alcune capacità di base; una volta acquisite queste ultime, sarete in grado di applicare le leggi del potere con maggiore facilità.

La più importante di queste abilità, e il fondamento primo del potere, è il saper governare le proprie emozioni. Una reazione emotiva a una data situazione costituisce in assoluto il maggior ostacolo all’acquisizione del potere, un errore che vi potrà costare molto di più di qualunque temporanea soddisfazione possiate ricavare dal manifestare i vostri sentimenti. Le emozioni ottenebrano la ragione e se non siete in grado di vedere la situazione con chiarezza, non potete prepararvi ad affrontarla né reagire a essa con un minimo di controllo.

L’ira è la più distruttiva delle reazioni emotive in quanto è quella che più di tutte offusca la nostra capacità di guardare le cose con lucidità. Inoltre, essa innesca una reazione a catena che rende invariabilmente più difficile controllare la situazione e accresce la determinazione dell’avversario. Se state cercando di distruggere un nemico che vi ha fatto del male, anziché manifestare apertamente la vostra collera, è molto meglio che lo incoraggiate a tenere abbassata la guardia ostentando un atteggiamento amichevole.

Anche amore e affetto possono rivelarsi distruttivi, in quanto vi impediscono di capire come dietro le azioni di coloro che meno di tutti sospettereste impegnati in un gioco di potere stia spesso nascosto l’interesse personale. […]

Per padroneggiare le proprie emozioni occorre anche essere capaci di prendere le distanze dal presente e di considerare passato e futuro con obiettività. […]

Per quanto concerne il domani, il motto è: «Siate sempre vigili». Nulla dovrebbe cogliervi di sorpresa, perché cercherete sempre di anticipare i possibili problemi prima che si presentino. Anziché passare il tempo a fantasticare sul felice esito dei vostri progetti, dovrete darvi da fare per calcolare qualsiasi imprevisto e qualsiasi insidia possiate incontrare sul vostro cammino. Più lontano riuscirete a spingere lo sguardo, più numerose saranno le fasi del processo che sarete in grado di pianificare, maggior potere potrete acquisire. […]

Metà del gioco consiste proprio nell’imparare a dimenticare gli eventi il cui ricordo ci divora interiormente e offusca la nostra razionalità. Il vero scopo della riflessione su ciò che è stato è educare se stessi, costantemente […]. Poi, dopo aver meditato sul passato, rivolgiamo la nostra attenzione più vicino a noi, alle nostre azioni e a quelle dei nostri amici. È soprattutto da questa scuola che possiamo trarre gli insegnamenti più preziosi, perché essa si fonda sull’esperienza personale.
añadido por AntonioGallo | editarLetture.org, a
 
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Aviso de desambiguación
Editores de la editorial
Blurbistas
Idioma original
DDC/MDS Canónico
LCC canónico

Referencias a esta obra en fuentes externas.

Wikipedia en inglés (3)

Nos guste o no, estamos viviendo en un mundo regulado por el conflicto y la competencia feroz. Un mundo que exige que estamos siempre alerta y listo para la acción en un momento? S aviso. Si no prestamos atención, no vamos a reaccionar a tiempo a los desafíos que se colocan en nuestro entorno y si permitimos que otros controlen ellos y deciden ellos para nosotros, estamos perdidos. Esta guía rápida resume las ideas básicas del libro polémico pero indispensable por Robert Greene, "Las 48 leyes del poder", que ha sido leído por millones de personas en todo el mundo. No sólo se ocupa de la reflexión de la energía, sino también como un instrumento práctico destinado a ser utilizado por aquellos que desean comenzar en el camino para alcanzar el éxito. Tomando como las ideas fundacionales y ejemplos de grandes personalidades de la historia y los acontecimientos reales que ocurren de nuevo, Greene revela las claves que nos permitan alcanzar, conquistar y defender el poder.

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