Marco Lugli

Bello, con un Gelsomino che dopo il colpo subito per la scoperta del passato della moglie sta pian piano riprendendo in mano i fili della sua vita anche se lo strano rapporto con Anna non è, di certo, il modo migliore per rimettersi in piedi. Ma il nuovo caso che lo vede coinvolto nelle indagini, questa volta affidate ad Anna, lo metterà decisamente alla prova e sarà solo il suo intuito ad evitare che accada il peggio.

Bello e intrigante, una storia particolare con un finale abbastanza sorprendente e del tutto inaspettato.
Anche il protagonista, il commissario Gelsomino, è un personaggio particolare che, per fare chiarezza, sente il bisogno di comunicare con la moglie morta, cosa questa che farebbe pensare a un’imitazione del vicequestore Rocco Schiavone ma l’autore tiene a precisare a fine volume di aver scritto questo libro prima dell’uscita di quello di Manzini.

Bello e intrigante, un’altra storia avvincente e particolare che vede Gelsomino impegnato a scoprire cosa si nasconde dietro le morti che vengono imputate, dagli abitanti del piccolo paese di Sulrano nel cuore della Grecia Salentina, al morso della taranta.
Una vicenda che inizia nel passato e che porterà Gelsomino a una sconvolgente soluzione.

Bello e intrigante e, ancora una volta, sorprendente nella sua soluzione.
Al centro della storia, e anche su più piani, questa volta c’è la maternità.
Una serie che si conferma decisamente avvincente con personaggi che evolvono, storia dopo storia.