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Cargando... I sette peccati di Hollywoodpor Oriana Fallaci
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Inscríbete en LibraryThing para averiguar si este libro te gustará. Actualmente no hay Conversaciones sobre este libro. Il capitolo + interessante di questa inchiesta è quello in cui la Fallaci parla dei suoi tentativi falliti di incontrare Marilyn Monroe. E' l’unica ''star'' capace di non farsi raggiungere dalla Fallaci. ''Chi dice Hollywood pensa subito a Marilyn Monroe. Ma è inutile che cerchiate in questo libretto un ritrattino o una intervista con Marilyn Monroe. Non c’è. Sono stata a Hollywood più di una volta, vi sono rimasta una lunga insopportabile estate, sono entrata nelle case dei divi, ho mangiato con loro, ho fatto il bagno nelle loro piscine. Ho subìto le loro lacrime, le loro bugie e la loro boria, ma non ho mai, dico mai, parlato a quattr’occhi con la signorina Jean Mortenson, in arte Marilyn Monroe''. Si sorride molto leggendo di questa figura-fantasma e nei capitoli successivi, attraverso le storie di altri personaggi, la Fallaci svela con accuratezza i retroscena di un mondo che davanti ai riflettori è ricco e sorridente, ma quando le luci vengono spente, si riduce a solitudine e tristezza. sin reseñas | añadir una reseña
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Google Books — Cargando... GénerosSistema Decimal Melvil (DDC)791.430280922The arts Recreational and performing arts Public performances Film, Radio, and Television Film Techniques, procedures, apparatus... Acting and performance ActorsClasificación de la Biblioteca del CongresoValoraciónPromedio:
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Primo libro edito dalla Fallaci nel lontano 1958, di cui riuscì anche a farsi scrivere una breve presentazione da Orson Welles, elaborato sulla base di vari reportage che la Oriana scrisse in diversi momenti su Hollywood e sullo star system americano. Una giovane giornalista – ma lei si definiva scrittrice – che si stava facendo le ossa, ma già conosciuta e temuta per la sua penna graffiante. Infatti quello che troviamo in questo testo non sono stucchevoli interviste con i vari grandi attori dell’epoca, ma un’indagine accurata e profonda che mette a nudo il sistema del cinema americano, svelando retroscena e segreti, anche gustosi, dei grandi divi del tempo, come quello, che mi è sembrato emblematico, a proposito del grande Elvis Presley che usava uscire dall’albergo facendosi precedere da emissari che “attizzavano” la folla per preannunciare il suo passaggio. Non è un libro inscindibile per conoscere bene la Fallaci, ma è comunque una lettura piacevole e sorprendente per i contenuti di indubbio valore documentario, riferiti a come sia stato il funzionamento della più incredibile macchina per fare soldi di tutti i tempi, e per la conoscenza del buon esordio della Oriana come scrittrice. Interessante inoltre alla fine un articolo, sempre della Fallaci, pubblicato su l’Europeo del 27/10/1957 che confronta il sistema della censura americano con quello del nostro paese, sempre per il valore documentario riferito all’epoca. ( )