Ormai ci sono quasi, sto completando i Giganti dell’avventura. E in questo avanti e indietro ritrovo i fantastici Spaghetti Bros, la famiglia Fierro, avevo letto il numero 5, quello conclusivo, ma mi mancava ancora il numero 4. I Fierro non sono più giovani, i problemi incombono, Amerigo non ha più lo smalto di una volta, la moglie Filomena sempre più invaghita del fratello Antonio, si porta a letto tutti i suoi tirapiedi, Carmela è sempre più persa nel suo duplice ruolo di madre addolorata e di killer spietata, e poi Gipsy Boone, l’ex stella del cinema muta, incapace di trovare spazio nel sonoro. Rimane il quarto, il prete Francesco che fa quasi da contraltare ad una famiglia che mentre fa ridere fa riflettere sulle declinazioni della varia umanità. Rimane un fumetto eccezionale. ( )

Riprendo in mano la splendida saga dei fratelli Bros, avendo finalmente trovato il numero 34 dei Giganti dell’avventura, è il quinto episodio, a questo punto mi manca solo il quarto e ho concluso la serie. Mi mancavano le incredibili storie dei fratelli Fierro, Amerigo, il più grande, boss della malavita, Caterina, attrice del cinema, chiamata Gipsy Boone, Carmela, vedova e killer per professione, Francesco, il prete, ed Antonio, onesto poliziotto, amante di Filomena, la moglie di Don Amerigo. Nel quinto numero il racconto cambia registro, si passa dal presente al passato, quasi un album di ricordi, Amerigo è ricoverato in una clinica per anziani, Francesco è morto. Il figlio di Carmela, James, sceneggiatore televisivo, prova a scrivere un romanzo sulla storia dei Fierro, ma la realtà è talmente paradossale, da essere difficile da raccontare. Gli Spaghetti Bros sono un piccolo, grande capolavoro. ( )