"LINE 41" documents a Holocaust and Lodz Ghetto survivor's return back to today's Lodz (Poland). Until now, Grossmann had repressed his desire to learn about the fate of his brother he lost contact with in 1942. 70 years later, Grossmann starts a search for his missing brother. His search crosses paths with Jens-Jürgen Ventzki, son of the former Nazi Head Mayor of Lodz. Ventzki is pursuing his family's dark secret. In tracing their family histories, they inevitably confront each other.

Film documentario, spinto dal racconto carismatico e dal ricordo del passato di Natan Grossmann, sopravvissuto all'Olocausto, mentre ritorna al Lódz di oggi dopo aver lasciato la Polonia all'età di 17 anni. Sopprimendo i ricordi della sua prigionia per la maggior parte della sua vita adulta, Grossmann inizia una ricerca tarda per il suo fratello scomparso e le tracce dei suoi genitori che morirono nel ghetto. Durante la sua ricerca incrocia Jens-Jürgen Ventzki, figlio dell'ex sindaco nazista di Lódz. Ventzki persegue l'oscuro segreto della sua famiglia. Nel tracciare le loro storie familiari, si confrontano inevitabilmente l'un l'altro. Durante la seconda guerra mondiale, non c'erano altre città in Europa dove tedeschi, polacchi ed ebrei vivevano fisicamente così vicini l'uno all'altro, eppure praticamente a parte quelli come a Lodz. Sotto il dominio tedesco, fu stabilito il secondo più grande ghetto sul suolo polacco occupato. La sofferenza del popolo ebreo imprigionato era chiaramente visibile ai passeggeri del tram durante i loro viaggi attraverso il ghetto dalla circostante città "libera". Per i prigionieri nel ghetto, la Linea 41 era un segno della propria impotenza e dell'indifferenza di coloro che percorrevano il tram ogni giorno: tedeschi e polacchi. 70 anni dopo Grossmann è immerso in un confronto emotivo con il passato. Mentre Grossmann scopre a poco a poco i dettagli sul destino di suo fratello, i ricordi dei suoi genitori e la vita e la morte nel ghetto ritornano.