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Cargando... Il manifesto del libero lettore. Otto scrittori di cui non so fare a menopor Alessandro Piperno
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Google Books — Cargando... GénerosSistema Decimal Melvil (DDC)809.3033Literature By Topic History, description and criticism of more than two literatures FictionValoraciónPromedio:
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In questa opposizione, solo apparente, ho basato la mia lettura e il mio giudizio che spero di sintetizzare qui in maniera chiara. Lo faccio non tanto per far sapere agli altri quello che leggo e, sopratutto, come leggo, quanto per chiarire a me stesso il senso di una vita che ho speso, in un modo od un altro, tra i libri, con i libri e per i libri.
Nato e cresciuto nella carta stampata, tra lettere di piombo e puzzo di inchiostro, non mi stanco mai di ripeterlo: il libro, o meglio la pagina stampata, per me è un modo di comunicare con gli altri. Tanti fogli stampati, tante pagine convogliano un significato, diventano un messaggio nelle mani di chi ferma sulla carta il suo pensiero.
Con le nuove tecnologie di comunicazione la pagina a stampa di Gutenberg è diventata un'altra cosa da questa che mi scorre sotto il naso mentre scrivo sul mio iPad questa breve recensione.
In questo momento, in tutto il mondo, scorre un fiume inarrestabile di pagine che raccontano fatti, avvenimenti, accadimenti, storie della vita, a nord come al sud, ad est come ad ovest.
Scorrere i titoli, le pagine dei giornali è ormai sempre più impossibile. Non me la sento di entrare in tutte queste storie che quotidianamente la vita ci propina, ci coinvolge e ci impone di vivere anche contro voglia. Come potrei avere la forza e la voglia di entrare in una storia inventata, pensata e scritta per essere letta e poi discussa in un libro?
Siamo costretti ogni giorno a vivere tante di quelle storie che mi diventa davvero difficile viverne una "inventata" e per giunta a pagamento. Perché, tutto sommato, chi scrive libri, romanzi e racconti, per lo più lo fa per guadagnare, per vendere copie.
Mi basta la razione di storie, racconti e vicende che la vita ogni giorno mi costringe a "leggere". Ci sono più cose in cielo e in terra che nella fantasia di chi, scrivendo storie, crede di conoscere il mondo e se stesso.
Lo so, scrivendo queste cose, qualcuno penserà che sto distruggendo la fantasia alla quale gli uomini sono legati sin dai tempi di quando ogni storia viveva soltanto di parole parlate.
Mi basta la memoria quotidiana, quella vera e vissuta per non annegare in un mare sempre più oceano di sogni e fantasie.
Scusa Alessandro Piperno, preferisco la vita ... ( )