Liza subit un choc, quand, lors d'une croisière en compagnie de son mari, elle croit reconnaître parmi les passagers une jeune femme, Marta, ex-détenue du camp d'Auschwitz où elle était surveillante SS. Liza, dont le mari ignore cette partie de sa vie, se souvient de son passé terrifiant. Ce sont d'abord des fragments en vrac qu'elle arrange afin de construire un récit à l'intention de son mari, et dans le but de se justifier, mais peu à peu la véritable histoire se reconstitue. (fonte: amazon.fr)

"la Passeggera" è il film capolavoro del regista polacco Andrzej Munk. L'opera rimase incompiuta a causa della morte dell'autore in un incidente stradale. La versione che possiamo ammirare è frutto della fedele ricostruzione del suo collaboratore, Witold Lesiewicz. Su una nave da crociera si incontrano casualmente una carceriera e una ex deportata del campo di concentramento di Auschwitz. I destini delle due donne si incrociano inaspettatamente dopo molti anni. Dall'orrore della memoria riaffiorano i dolorosi ricordi di disperata follia, che si credevano ormai sepolti dal tempo. L'ambiguo e delicato rapporto tra vittima e carnefice, viene analizzato con estrema sensibilità psicologica. Dall'abisso dell'orrore dei campi di concentramento, Munk porta alla luce le indelebili tracce del dolore incise nell'animo dei sopravvissuti. (fonte: retro del vhs)

Una signora borghese che viaggia su un piroscafo ha un segreto: durante la guerra è stata aguzzina in un campo di concentramento nazista. Ora crede di riconoscere in un'altra passeggera una prigioniera polacca su cui ha particolarmente infierito perché aveva un'attrazione fisica verso di lei. La possibilità di un riconoscimento la sconvolge ma, terminato il viaggio, tutto tornerà come prima.