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Cargando... Operation Fortitude: The True Story of the Key Spy Operation of WWII That Saved D-Daypor Joshua Levine
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The greatest hoax of the second world war The success of D-Day was made possible by those not even present on the Normandy beaches. General Patton spent D-Day on British shores commanding a phantom army. Spanish double-agent GARBO sent messages relaying supposed intelligence from his fictitious spy network. And R.V. Jones, the head of British Scientific Intelligence, masterminded the dropping of tinfoil confetti from Lancaster bombers, creating the impression that a flotilla of Allied ships was heading on a different course entirely. Even as the Normandy landings were happening, Hitler remained convinced they were a diversionary tactic to force him to move his troops. Without Operation Fortitude, the war might well have had a very different outcome. No se han encontrado descripciones de biblioteca. |
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Google Books — Cargando... GénerosSistema Decimal Melvil (DDC)940.54History and Geography Europe Europe 1918- Military History Of World War IIClasificación de la Biblioteca del CongresoValoraciónPromedio:
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L'opera si divide in due parti: nella prima vengono presentati gli uomini dei servizi segreti britannici che per primi capirono l'importanza di spie doppiogiochiste sotto il loro controllo e le spie vere e proprie che entrarono a far parte di questo dipartimento, il Double Cross.
Nella seconda parte invece vengono analizzate le dinamiche effettive che, tra attenta pianificazione e alterne fortune, consentirono di fornire ai tedeschi le informazioni fuorvianti che permisero alle truppe alleate di sbarcare in Francia.
E' interessante come le "spie" che i tedeschi credevano al loro servizio poco o niente avevano da spartire con gli agenti segreti a cui ci hanno abituati cinema e letteratura. Fantasiosi megalomani, contadini, dongiovanni, studenti... Nessuno di loro aveva una formazione specifica e quel che per loro tramite si riuscì a realizzare ha dell'incredibile.
Opera davvero molto interessante per la luce che getta sui meno conosciuti "dietro le quinte" della IIGM che hanno gettato le basi per quel gioco di spionaggio e controspionaggio che poi sarà il fulcro della guerra fredda. La seconda parte diventa un po' difficile da seguire a meno che non si sia abbastanza avezzi con la composizione di un esercito; per quanto mi riguarda, tra battaglioni, corpi d'armata e armate a un certo punto mi sono arresa (il che non mi ha impedito di apprezzare il quadro nell'aspetto generale).
Lo stile è leggero e a tratti divertente, tanto che i pochi dettagli tragici colpiscono di più proprio perché del tutto inattesi.
Se devo trovargli un difetto è che l'autore spesso dà troppi dettagli, in particolare nella prima parte, rendendo la narrazione poco incisiva e, a tratti, noiosa.
Nel complesso, un'ottima lettura per gli appassionati del genere. ( )