Altiero SpinelliReseñas
Autor de Il manifesto di Ventotene
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lasiepedimore | otra reseña | Oct 29, 2023 | Il manifesto di Ventotene - "I primi anni Quaranta furono un periodo straordinariamente fecondo per la riflessione umana. La tragedia che si stava svolgendo sollecitò alcune grandi figure a una meditazione tanto profonda quanto atroce era la discesa nella barbariecui cercavano di opporsi. Il risultato sono state una serie di opere che, nei diversi campi, hanno posto le basi su cui dopo il 1945 è stato possibile edificare il ritorno alla civiltà. Di questo gruppo di testi il Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, intellettuali antifascisti al confino nell'isola di Ventotene, è l'opera fondamentale nel campo della politica e dei rapporti tra Stati, quella che va alla radice della questione della pace e dell'ordine internazionale, vero epicentro della tragedia in corso. Da secoli e ancora oggi l'uomo cerca il fondamento della pace. Nell'epoca contemporanea si è di volta in volta creduto che quel fondamento potesse essere il regime vigente entro gli Stati piuttosto che il regime dei rapporti tra gli Stati. Il Manifesto apre gli occhi su questa illusione e indica la via d'uscita federalista, ponendosi tra l'altro come un testo chiave nel processo di unificazione europea, un vero e proprio classico della letteratura politica del Novecento che ha ancora oggi molto da dire sulle sfide e sui pericoli che incombono". Dalla presentazione di Tommaso Padoa-Schioppa
"Quegli anni in quell'isola sono ancora presenti in me con la pienezza che hanno solo i momenti ed i luoghi nei quali si compie quella misteriosa cosa che i cristiani chiamano l'elezione [...] compresi che fino a quel momento ero stato simile a un feto in formazione, in attesa diessere partorito, che in quegli anni, in quel luogo nacqui una seconda volta, che il mio destino fu allora segnato, che io assentii ad esso e che la mia vera vita, quella che ora sto portando a termine, cominciò". Altiero Spinelli
"Quegli anni in quell'isola sono ancora presenti in me con la pienezza che hanno solo i momenti ed i luoghi nei quali si compie quella misteriosa cosa che i cristiani chiamano l'elezione [...] compresi che fino a quel momento ero stato simile a un feto in formazione, in attesa diessere partorito, che in quegli anni, in quel luogo nacqui una seconda volta, che il mio destino fu allora segnato, che io assentii ad esso e che la mia vera vita, quella che ora sto portando a termine, cominciò". Altiero Spinelli
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BiblioLorenzoLodi | otra reseña | Nov 6, 2014 | La dottrina del federalismo europo, elaborata tra due guerre, nelle rpigioni facsiste, da uomini che si liberavano dal mito comunista, è un'utopia o una concreta proposta politica?
In quwsto dopoguerra il fedaralismo europeo parve tradursi in realtà, tra il '48 e il '51, negli ani che vanno dal piano Marshall alla CED.
Oggi assistiamo, sgomenti della miopia degli europei, ad una ripresa virulenta dei nazionalismi.
Dove condurranno, costoro, l'Europa?
Quetso libro di Altiero Spinelli, il più coerente dei federalisti europei, non dice quel che è accaduto o quel che accadrà, anche se fornisce molti documenti a chi vorrà un giorno intraprendere questa narrazione, ma offre un mirabile esempio della concentrazione di mirabile esempio ella concentrazione di pensiero e di volontà necessaria per cogliere le occasioni favorevoli quando si presentano, per affrontare le disfatte quando sopravvengono, per deciere di continuare quando ciò è necessario.
In quwsto dopoguerra il fedaralismo europeo parve tradursi in realtà, tra il '48 e il '51, negli ani che vanno dal piano Marshall alla CED.
Oggi assistiamo, sgomenti della miopia degli europei, ad una ripresa virulenta dei nazionalismi.
Dove condurranno, costoro, l'Europa?
Quetso libro di Altiero Spinelli, il più coerente dei federalisti europei, non dice quel che è accaduto o quel che accadrà, anche se fornisce molti documenti a chi vorrà un giorno intraprendere questa narrazione, ma offre un mirabile esempio della concentrazione di mirabile esempio ella concentrazione di pensiero e di volontà necessaria per cogliere le occasioni favorevoli quando si presentano, per affrontare le disfatte quando sopravvengono, per deciere di continuare quando ciò è necessario.
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BiblioLorenzoLodi | Oct 8, 2012 | Este sitio utiliza cookies para ofrecer nuestros servicios, mejorar el rendimiento, análisis y (si no estás registrado) publicidad. Al usar LibraryThing reconoces que has leído y comprendido nuestros términos de servicio y política de privacidad. El uso del sitio y de los servicios está sujeto a estas políticas y términos.
Il Manifesto di Ventotene è uno di quei libri di cui è facile aver sentito parlare, ma che probabilmente solo poche persone hanno poi letto. Un po’ per insofferenza verso la politica, un po’ perché la saggistica viene schifata e un po’ perché l’Unione Europea ha smesso di essere il nostro più grande sogno (politicamente parlando); anzi, l’UE è diventata il comodo capro espiatorio per tutto quello che non va e la mamma alla quale tirare la gonna per avere quattrini e deroghe in caso di emergenza (e in caso di irresponsabilità delle classi politiche nazionali).
Infatti, è tutto fermo: da anni non ci sono cambiamenti significativi verso una maggiore integrazione europea e verso il sogno degli Stati Uniti d’Europa; anzi, nel mentre abbiamo pure perso un pezzo. Come previsto da Spinelli e Rossi, gli Stati nazionali, e tutte le forze conservatrici che traggono la loro forza e il loro potere dal nazionalismo, non hanno alcuna intenzione di cedere sovranità senza colpo ferire e solo un evento traumatico come la Seconda Guerra Mondiale ha reso possibile l’impossibile: pur di non avere di nuovo un nazionalismo fattosi totalitarismo, andava bene anche cedere sovranità.
Ma quella paura con il tempo è andata disperdendosi ed eccoci qua, in quella palude prevista da Spinelli e Rossi qualora avessimo lasciato esaurire quella spinta rivoluzionaria prima di creare gli Stati Uniti d’Europa. Così siamo nella paradossale situazione di non riuscire ad aumentare l’integrazione europea con una struttura politica ed economica già esistente, mentre nel 1957 sono stati firmati i Trattati di Roma tra nazioni che avevano letteralmente tentato di distruggersi l’una con l’altra fino a poco più di dieci anni prima.
Eppure questo sogno così acciaccato ha ancora una potente attrattiva, soprattutto per chi sogna di entrare e per chi, a torto o a ragione, vede nell’Unione Europea un’oasi di pace, democrazia e diritti umani. Noi che ci stiamo dentro sappiamo quanto le cose siano più complicate di così, ma dovremmo ricominciare anche noi a sognare di nuovo gli Stati Uniti d’Europa, perché se è vero che l’UE ha molti difetti, è anche vero che nessunǝ al suo interno pensa di risolvere le dispute e i problemi invadendo un altro Stato membro.
Quindi io vi consiglio davvero tanto la lettura de Il Manifesto di Ventotene: se mai leggerete un libro di politica, fate che sia questo. A dispetto di alcune idee decisamente superate (come alcune uscite sul colonialismo o un generale eurocentrismo), sembra un manifesto scritto ieri. Inoltre, nonostante sia stato redatto per la prima volta mentre infuriava la Seconda Guerra Mondiale, è sorprendentemente concreto: parla di ideali, certo, ma descrivere in maniera puntuale come metterli in pratica e i pericoli di ricadere nei vecchi schemi che lasciavano tutto il potere nelle mani dei singoli Stati nazionali.