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Reseñas

Lo dicono in tanti: la musica è matematica sotto mentite spoglie. Solo che questa frasetta resta per lo più ripetuta a pappagallo, e quando si ribatte "e perché lo sarebbe?" il nostro interlocutore tipicamente si arrampica sugli specchi e recita qualche banalità come la storia delle sette note e roba del genere. Bene: se volete sapere seriamente cosa c'è in comune tra musica e matematica, pigliate questo libro. Attenzione: il testo è stato scritto per un corso universitario: americano, quindi probabilmente un po' più semplice di quello che avremmo da noi, ma che richiede pur sempre un insieme di conoscenze di base non banale. Di per sé sia i termini musicali che quelli matematici vengono definiti e spiegati quando appaiono, ma secondo me chi non ha già un'infarinatura almeno pratica non riuscirà a capirci molto. Per chi sa orientarsi un po' il libro è però una miniera di informazioni, sia per quanto riguarda la musica classica - finalmente c'è una spiegazione chiara delle sette note e di come sono nati i temperamenti principali - che per temi più esoterici come la musica dodecafonica e le regole matematiche che la definiscono oppure... le melodie britanniche con le campane (Change Ringing), che Roberts mostra essere definibili mediante la teoria dei gruppi in modo a prima vista inimmaginabile. In qualità di testo per un corso ci sono molti esercizi (senza risposte... si può provare a chiederle all'autore) e un sito dedicato, www.frommusictomath.com.
 
Denunciada
.mau. | Jan 14, 2020 |