Pierantonio Pace

Dopo più di cento anni dalla pubblicazione della monografia del Lanciani, quasi cinquanta da quella dell’Ashby, viene per la prima volta pubblicato un saggio completo sugli acquedotti romani.
Lo scopo di questa edizione è di presentare l’acquedotto da un punto di vista diverso da quello usualmente seguito dagli archeologi nelle loro descrizioni storico-topografiche.
Servendosi unicamente dei testi antichi, l’autore esegue una ricostruzione tecnica di questa interessante opera dell’ingegneria antica, in una esposizione snella e scorrevole. Nello svolgimento del lavoro le fonti più richiamate sono Vitruvio, Plinio il Vecchio e, soprattutto, Frontino. Di questo scrittore viene integralmente riportata l’edizione critica del De aquaeductu (che qui appare per la prima volta in Italia dopo quella del Poleni del 1722) con la versione in lingua italiana ed un agile e conciso commento in appoggio alla interpretazione del testo.
Per la prima volta, inoltre, viene esposto uno studio completo delle antiche fistole e pompe, ponendo in rilievo i loro aspetti tecnici ed operativi.
Il volume è corredato di tavole illustranti il percorso degli acquedotti nella Campagna Romana: ciò allo scopo di fornire all’appassionato di archeologia la possibilità di un facile e rapido riscontro.… (más)