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Obras de Ferdinando Di Lauro

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Il 24 giugno 1859 l'Armata Sarda, avanzando in ordine di marcia come alla sinistra del dispositivo alleato, si scontrò con la destra austriaca attestata sul colle di San Martino, in vista del Garda e, dopo un'intera giornata di combattimenti, prevalse. Contemporaneamente Napoleone III di Francia batteva i nemici a Solferino. Quella del 24 giugno fu la più grande battaglia combattuta in Europa dai tempi di Lipsia, nel 1813,
rimase fra le glorie degli eserciti che vi parteciparono e costituì giusto motivo d'orgoglio per chi vi fu. Per l'Italia segnò il punto di svolta del Risorgimento: fu la fine del quarantennale periodo di faticosi
sforzi per l'Indipendenza e l'inizio della corsa verso l'Unità, raggiunta un anno e mezzo dopo. Queste ragioni sarebbero state già sufficienti a dedicare un libro intero alla battaglia, nonostante la ponderosa
relazione ufficiale in più volumi edita dall'Ufficio Storico in precedenza. Ma San Martino ebbe un'altra caratteristica: fu l'unica battaglia in cui tutta l'Annata Sarda entrò in combattimento e sotto la guida del re Vittorio Emanuele II. I Piemontesi si erano già distinti prima, contenendo gli Austriaci mediante l'allagamento del Vercellese, poi operando coi Francesi in azioni di varia entità a Montebello, Palestro, Vmzaglio, Confienza, Casalino e, limitatamente a un'aliquota di bersaglieri, a Magenta; ma si era trattato sempre di gruppi tattici o divisioni, mai di tutta l'Annata. A San Martino invece furono coinvolti tutti, chi più chi meno, e sotto la guida diretta del Re. Certo, non fu uno scontro facile. Le truppe provenivano da basi di partenza distanti fra loro, carenti i collegamenti e l'avanscoperta; e le colonne avanzavano in formazione di marcia, con ampi intervalli fra un reparto e l'altro. Tutto ciò generò dapprima una sorpresa, poi una ridotta efficacia degli attacchi; per di più la posizione nemica era ben disposta, elevata, munita e presidiata da un intero Corpo d'Annata rinforzato, per cui la proporzione di forze era assai lontana da quel tre a uno indicato da Napoleone come condizione basilare per attaccare con ragionevole speranza di vittoria.
A posteriori, esaminando freddamente la dinamica dello scontro, bisogna ammettere che i movimenti delle divisioni non furono coordinati bene e la battaglia non si può giudicare veramente ben condotta; ma fu un successo, pagato a caro prezzo, un grande successo; e questo conta. Vittorio Emanuele II, per la prima ed ultima volta in vita sua, comandò tutto il suo esercito sul campo e vinse. Per quanto secondaria rispetto a quella di Solferino e limitata a poco più d'un corpo d'armata avversario, fu un'azione di cui andare fieri, tatticamente rilevante e piuttosto dura. Lo testimoniano le numerose concessioni dell'Ordine Militare di Savoia o di Medaglie d'Oro e d'Argento al Valor Militare, tra le quali vale la pena di ricordare anche la prima Medaglia d'Argento al Valor Militare mai data a una donna in Italia. Dunque, per il profondo significato simbolico, per l'importanza militare per la rilevanza storica, San Martino è e resta una delle pietre miliari della storia della Nazione e l'Ufficio Storico non poteva far di meglio che ripubblicarne ora per il centocinquantenario il resoconto, già presentato la prima volta nel 1959, in occasione del centenario, a perpetuare il ricordo di una delle giornate più significative, importanti e gloriose per le armi della nostra Patria. In questa nuova edizione è stata inserita un'appendice archivistica che comprende l'inventario analitico del fondo 0-17 Campagna 1859, conservato nell' Archivio dell'Ufficio Storico dell 'Esercito. Questo complesso documentario è in realtà una miscellanea costituita da tre nuclei fondamentali: i 54 volumi di carte rilegate e prodotte dal Quartier Generale principale e dai Comandi delle Grandi Unità dell' Annata Sarda nel 1859, le carte sciolte prodotte dall'Ufficio Militare del Corpo Reale dello Stato Maggiore piemontese relative all'attività informativa svolta dal 1848 al 1859 verso gli Austriaci (bb.2) e, infine, la raccolta di relazioni, memorie, studi e documenti originali dal 1859 al 1934, realizzata dall'Ufficio Storico del Comando del Corpo di Stato Maggiore sulla Seconda guerra d'indipendenza (bb.l3). Il fondo 0-17 rappresenta un patrimonio inestimabile per la storia e la memoria nazionale e, in considerazione di ciò, si è voluto rendere disponibile un valido strumento di ricerca per la consultazione di queste carte, fonte prioritaria per ogni nuova ricerca storiografica sull'argomento.

Indice: PARTE I - La preparazione politica della guerra; PARTE II - La preparazione militare; PARTE III - La guerra
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BiblioLorenzoLodi | Jun 19, 2015 |

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