Franco Celletti

La prima fase dei negoziati russoamericani sulla Iimitazione delle armi strategiche (Salt), ha sbloccato una situazione difficile; ora, se Ie due superpotenze vogliono raggiungere un'lntesa più vasta devono cercare di accrescere tale cooperazione bilaterale, pur mantenendo una posizione di sostanziale rlvalità. La Cina ha cominciato a muoversi più attivamente sulla scena diplomatica internazionale, ma per essa la politica di «containment» verso l'Unione sovietica conserva la priorità su ogni altro problema. II Giappone, pur sforzandosi di mantenere inalterata la sua alleanza con Washington, cerca di avviare dialoghi paralleli con Mosca e Pechino. In Europa, iI successo della Ostpolitik della Germania occidentale e il proliferare e I'approfondirsi deli negoziati est ovest, hanno segnato un importante momenta di transizione dal tradizionale status quo del periodo della guerra fredda, alia ricerca di una nuova e diversa situazione di sicurezza. Tutta la scena diplomatica internazionale, nel trascorso 1972, è stata in continuo movimento. La guerra del Vietnam, crudele e anacronistica eccezione di un'era di negoziati, si è avvicinata, anche se lentamente, alla fine; rna altri conflitti si intravedono all'orizzonte su molti piani: pericoli cioè di conflitto economico sui problemi energetici e di conflitti militari nell'Africa meridionale. II 1972 è stato il primo anno, dalla seconda guerra mondiale in poi, in cui per molti paesi sono venuti a mancare i principali presupposti su cui avevano basato la definizione delle loro politiche. Queste sono alcune delle conclusioni a cui e giunta la «Rassegna strategica 1972» dell'lnternational Institute of Strategic Studies di Londra che, come I'altrettanto nota «The Military Balance», esce ogni anno in inglese. Questa edizione italiana, curata per iI sesto anna consecutivo dall'lstituto affari internazionali di Roma, fornisce agli studiosi e agli operatori di politica internazionale, sia uno dei più attendibili e dettagliati panorami sui problemi di sicurezza internazionale sia un riferimento di base per ulteriori studi dei singoli problemi. Si trovano qui combinate secondo una prospettiva particolare valutazioni politiche documentate da una serie dl dati, tabelle, carte geografiche, note cronologiche, e soprattutto analisi precise delle più importanti situazioni conflittuali del 1972, non solo dal punta di vista militare rna anche economico e sociale.… (más)

E' sorprendente che in tempi in cui il problema della presenza mllitare americana in Europa è quanta mai all'ordine del giorno, sia in rapporto alla sicurezza europea sia alle nuove caratteristiche delIa politica estera Usa, assai poco si parli delle testate nucleari - dette per uso tattico - situate sui Vecchio Continente nel quadro nell'Alleanza atlantica, ma sotto il controllo statunitense. Eppure esse sono molte (oltre settemila) e di notevole potenza (ciascuna dell'ordine delle decine di chilotoni). A paragone, sembran poco i trecentomila soldati americani di stanza nella Germania occidentale, del cui ritiro, unilaterale o meno, si fa gran parlare. E vero, dunque, che il significato politico, prevale sui peso militare. Questa poca attenzione è particolarmente strana da parte degli europei, che sono i più direttamente interessati, in quanta I'uso di queste armi, ancorchè da loro non deciso, porterebbe a delle conseguenze distruttive di spaventose proporzioni. E' qui che trova la sua ragion d'essere questa studio. Poco si era detto sinora, al di fuori di pochi circoli di specialisti, perloppìù americani, di questi ordigni nucleari disposti in Europa nelle cosiddette basi avanzate. Qual è la lora origine? Sono essi, in realtà, un residuo della strategia della risposta massiccia, quando tutta quella occidentale si è evoluta verso la rlsposta flessibile? E' possibile un loro uso selettivo, discreto? E perchè sono così numerosi? Sono essi
dunque veramente "tattici"? lnsomma, come si possono definire Ie armi nucleari tattiche e qual è la strategia d'impiego?… (más)

I negoziati sui controllo degli armamenti e la riduzione reciproca e bilanciata delle forze in Europa; il problema della ripartizione degli oneri per la difesa della Nato; I'espansione della potenza navale sovietica nel Mediterraneo, nei mari del nord e nell'Oceano indiano; il crescere dell'lran come potenza dominante del Golfo persico; gli aspetti politici, diplomatici e militari della guerra indopakistana; la politica estera e militare della Cina; Ie scelte politiche ed economiche del Giappone; Ie turbolenze nel mondo: sono i punti più significativi toccati dalla Rassegna strategica di quest'anno. Arrivata alia quinta edizione, la Rassegna, come I'altrettanto nota «The Military Balance», costituisce per gli studiosi, gli operatori e per quanti altri si interessano di politica internazionale, una delle più utili ed attendibili fonti di informazione e di riferimento degli eventi e sviluppi che hanno caratterizzato I'anno. In particolare, è un tentativo di fornire un panorama dettagliato della situazione internazionale dell'anno appena trascorso, attraverso una analisi delle situazioni conflittuali o potenzialmente tali, nonchè delle iniziative negoziali tendenti ad attenuarle od eliminarle. II risultato è la individuazione di talune linee di tendenza che, allacciandosi all'anno precedente, consentono una migliore comprensione degli eventi dell'anno in corso. La Rassegna strategica, pubblicata in inglese dall'lnternational Institute for Strategic Studies di Londra, viene curata nell'edizione italiana dall'lstituto affari internazionali.

Indice
- Introduzione
- Est-Ovest
- Il Medio oriente
- Asia
- Africa a sud del Sahara
- Violenza politica… (más)

Introduzione

Le superpotenze
La situazione
Le relaziooi fra le superpotenze
Le armi strategiche
l Salt
La guerra antisom

L'Europa
La Nato
La politica di difesa della Rft
La politica di difesa francese
La politica di difesa britannica ad est di Suez
Il Patto di Varsavia
l negoziati in Europa
La Ostpolitik
Berlino
La conferenza sulla sicurezza europea

L'Asia orientale
La Gina
La politica di difesa del Giappone
La guerra in lndocina

Il Medio oriente
Arabi e israeliani
La presenza militare sovietica nella Rau

L'Africa a sud del Sahara
Le guerre civili
L'Etiopia
Il Sudan
Il Chad

l conflitti coloniali
Il Sahara spagnolo
La Guinea portoghese
L'Angola
Il Mozambico
La Rhodesia
Il Sudafrica

L'America Latina
La richiesta di rinnovamento
La situazione
Il Cile
Il Perù
La Bolivia
Gli altri stati

La Chiesa latinoamericana
L'esempio di Cuba

Le politiche economiche e la Sicurezza
Il protezionismo
Il petrolio… (más)