Manlio Brosio (1897–1980)

E' ancora valida l'Alleanza atlantica, e perché, a trent'anni dal suo atto istitutivo? Come nacque e come si tradusse in organizzazione l'idea della sicurezza dell'Occidente democratico, già duramente provato dalla catastrofica politica di "appeasement" che precedette la seconda guerra mondiale, come e in quali sfere opera la solidarietà tra i quindici Paesi dell'Alleanza atlantica, in che modo si sintonizza la vitalità del patto difensivo col contesto della distensione, quali le prospettive di un futuro in cui si intrecciano promesse e speranze ma anche pericoli e minacce: a questi interrogativi rispondono studiosi di storia, diplomatici, esperti di cose militari e uomini politici i quali hanno partecipato a un apposito seminario promosso dal Comitato Atlantico italiano presso la Fondazione Cini a Venezia nel novembre 1978, di cui vengono riprodotti gli atti in questo libro. Il volume descrive lo scenario aggiornato entro cui si muove la cooperazione tra i paesi dell'Alleanza atlantica nel quadro di un equilibrio mondiale dominato dai rapporti americano-sovietici, fa il punto sullo stato delle trattative -per la limitazione delle armi ' strategiche (Salt), sulle relazioni intra-europee dopo Helsinki, sull'andamento dei negoziati dì Vienna, e sui rapporti di forza tra la Nato e il Patto di Varsavia. La conclusione a cui pervengono gli autori è che, accanto all'esigenza della sicurezza occidentale, si è andato sempre maggiormente sviluppando il principio dell'affermazione dei diritti dell'uomo come garanzia primaria per la preservazione della pace, e come elemento distintivo delle motivazioni ideali e politiche dell'Alleanza sviluppate nell'ultima parte di questo trentennio e destinate a guidare la sua azione in futuro.… (más)