Helena Flensburg

Ludwig II di Baviera: un re enigmatico, un sovrano amletico. Sullo sfondo di un'Europa travagliata, nella seconda metà dell'800, appare come un personaggio eccezionale, avventuroso, che ha ispirato scrittori, poeti, e da ultimo grandi registi. In Ludwig c'è la follia dei Wittelsbach, il travaglio di un regno, la maledizione di una dinastia. Non ci sono donne accanto a questo giovane e affscinante re; solo Elisabetta d'Austria, moglie dell'Imperatore Francesco Giuseppe, sua cugina. E' la sola a comprenderlo mentre Ludwig corre, quasi disperato, da un castello all'altro, fra le piste nevose che lo conducono alle dimore sontuose, irreali, che egli ha progettato e fatto costruire dilapidando le casse dello Stato. Ludwig angosciato, solo, prigioniero dei suoi sogni, Ludwig affascinato da Wagner, genio benefico e malefico a un tempo, creatore di melodie universali, quasi gigante cosmico che plasma Ludwig legandolo a sè fino alla fine, sino alla rovinosa conclusione quando il re, considerato pazzo, trova riposo per sempre nelle acque quiete del lago di Starnberg. Qui il suicidio si delinea come coronamento maestoso, quasi inevitabile, di chi aveva troppo sofferto per essere imprigionato nelle anguste dimensioni di una vita umana. Il segreto di Ludwig è qui, ed è un segreto che, con il correre degli anni, non cessa di affascinare, qiuasi stregare chi vuole afferarne a pieno il significato.… (más)