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Cargando... Diario de un killer sentimental (1996)por Luis Sepúlveda
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Inscríbete en LibraryThing para averiguar si este libro te gustará. Actualmente no hay Conversaciones sobre este libro. Il libro racconta in prima persona 7 giorni di un sicario senza nome. Il protagonista si trova ad un punto di svolta della sua carriera, in cui ha già contravvenuto a molte regole d'oro dei "professionisti" del suo settore: niente legami sentimentali, essere sempre un'ombra, non fare domande inutili. L'incarico che deve portare a termine però ha qualcosa di diverso dagli altri. La storia è scorrevole e con un finale discretamente prevedibile, tuttavia questo non mi è sembrata una pecca, quanto piuttosto l'inevitabile conclusione, l'ineluttabilità della situazione. Un professionista è sempre un professionista, ma la giornata era iniziata male: faceva un caldo infernale a Madrid e la sua amichetta francese l'aveva piantato come un cretino per qualcuno incontrato a Veracruz. La compagnia di una buona bottiglia di whisky e di una mulatta che si portava dietro tutta l'aria dei Caraibi non gli aveva risollevato l'umore, quella ragazzina viziata dai fianchi sodi e dalla bocca rossa lo aveva proprio messo al tappeto. In fondo, dietro i modi da duro, lui era un killer sentimentale. Non che fosse superstizioso, ma in una giornata del genere la cosa migliore sarebbe stata non accettare incarichi, anche se la ricompensa aveva sei zeri sulla destra ed era esentasse. Il tipo che doveva eliminare, uno con l'aria dell'idealista, ma anche di chi non soffre la solitudine fra le lenzuola, non gli piaceva affatto, puzzava troppo di filantropia. I retroscena dell'incarico, però, lo incuriosivano stranamente. Chi voleva la morte di quel messicano? Quali peccati aveva commesso? Come mai due gringo, agenti della D.E.A., sorvegliavano la sua camera? Perché un filantropo appariva coinvolto in traffici di droga? Era sempre rischioso farsi troppe domande in un mestiere come il suo dove non esistevano licenziamenti ma certificati di morte. sin reseñas | añadir una reseña
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"En la primera, el asesino a sueldo infringe con su enamoramiento todas las normas de su implacable profesion; en la segunda, el investigador de una compania de seguros no puede evitar saltarse a la torera los limites de su mision, dejandose Ilevar por su fino olfato de antiguo agente de policia. Con ""Diario de un killer sentimental"" y ""Yacare"", dos novelas cortas reunidas aqui en forma de libro, Luis Sepulveda demuestra conocer y dominar como pocos los resortes del genero policiaco, por el que siempre ha sentido una especial predileccion. Si, en la primera, el asesino a sueldo infringe con su enamoramiento todas las normas de su implacable profesion, en la segunda, el investigador de una compania de seguros transgrede los limites de su mision, dejandose Ilevar por su fino olfato de antiguo gerente de policia." No se han encontrado descripciones de biblioteca. |
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Se reporter à la critique de Louis JOLICCEUR
In: (1998). Compte rendu de [Fiction]. Nuit blanche, (72), p. 25… ; (en ligne),
URL : https://id.erudit.org/iderudit/19292ac
> Journal d'un tueur sentimental et autres histoires, de Luis SEPULVEDA (Métailié, Paris, 1998, 83 p. (Collection « suites »))
Se reporter à la critique de Viviane PARADIS
In: (1998). Compte rendu de [Nouveautés]. Québec français, (110), pp. 16-17… ; (en ligne),
URL : https://id.erudit.org/iderudit/56302ac