Molto impegnativo, non tanto per le dimensioni quanto per una struttura a volte non immediata da comprendere. Nella Firenze dei primi decenni del Novecento, dalla prima guerra mondiale fino al consolidarsi del fascismo, si intrecciano le storie di due coppie e delle decine di personaggi che fanno loro da contorno. La lingua di Pratolini è estremamente elaborata, densa di toscanismi e di termini desueti. Il racconto procede per sezioni che obbligano il lettore a frequenti avanti e indietro nel tempo ma non perde mai di chiarezza ed è spesso assolutamente appassionante. Arrivare in fondo alle quasi 1400 pagine non è quindi così difficile come si teme quando si intraprende la lettura. ( )