La trama di questo sorprendente romanzo, molto diverso dai romanzi del ciclo andino che diedero a Scorza una fama internazionale, è riassunta dal narratore che nelle prime pagine, ambientate in un ristorante parigino, la illustra ad altri personaggi: "Il romanzo è un contrappunto fra un guerrigliero e un ex guerrigliero. Sotto un altro punto di vista, un conflitto fra due uomini che devono scegliere fra l'Amore e la Rivoluzione. Al termine della loro vita entrambi credono che l'altro abbia scelto il meglio". L'impegno politico e la passione per una donna non si trovano l'uno di fronte all'altra, bensì si inseguono intrecciandosi, condizionandosi da una storia all'altra, dal mondo parigino a quello amazzonico, dal mondo immaginario a quello reale, e facendo sì che il lettore sia coinvolto dal dubbio che infine attanaglia i due personaggi: una rivoluzione può tradire, o essere tradita, come una donna. Rimasta l'ultima opera di Scorza dopo la sua improvvisa scomparsa nel 1993, "La danza immobile" è anche il testamento, letterario e politico, di uno degli scrittori latinoamericani più letti in tutto il mondo.

magistrale. più storie in una...che forse sono una biografia. uno scrittore propone un romanzo al suo editore e racconta un po' di sé e dei 2+1 personaggi del suo libro. due principali invidiano l'uno la scelta dell'altro (Amore e Rivoluzione), senza sapere che portano entrambe alla morte. ma era morte? cmq almeno apparentemente, l'amore frega due volte...

Non so... credo di essere abbastanza delusa.
Non posso dire che sia un brutto libro, ma io l'ho trovato tanto faticoso e questo ne ha vanificato in qualche modo la bellezza che sono riuscita ad apprezzare solo a tratti.
E poi, che vi devo dire, forse l'ho trovato anche un po' "datato".
... o forse semplicemente mi aspettavo una cosa diversa! ( )

E’ un libro scritto con passione e tenerezza su argomenti pericolosi: amore e rivoluzione.
Una miscela destinata inevitabilmente ad esplodere.
Ma non c’è nessuna morale, per fortuna. Solo la voglia di avere degli ideali.

- E lei crede che le rivoluzioni non tradiscano? (…) - I rivoluzionari, forse. Le rivoluzioni mai.
- E l’amore non tradisce? (…)
Guardai girasoli vicini, lontani prossimi, assenti. Il destino dei girasoli è di ruotare intorno al sole. Il destino degli uomini è di girare intorno all’amore. Guai al girasole o all’uomo impazziti che si ostinano a girare contro il loro sole! Poveri girasoli ciechi che girano e rigirano intorno al nulla, al non-essere!
- L’amore non tradisce mai; certe donne, sì. ( )