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Cargando... Une histoire du corps au Moyen Âgepor Jacques Le Goff, Nicolas Truong
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Inscríbete en LibraryThing para averiguar si este libro te gustará. Actualmente no hay Conversaciones sobre este libro. Questo leggero libretto, uscito a metà dello scorso decennio, non è un saggio del famoso medievalista, bensì il risultato del riordino di alcune interviste, o chiacchierate, da parte del giornalista Nicolas Truong. Questo fa sì che l’approccio sia molto ‘alto’, con l’enunciazione di una serie di concetti senza che ne sia fornito un approfondimento dettagliato, tanto che anche la citazione delle fonti è ridotta al minimo: così il rapporto con il corpo che contraddistingueva i nostri antenati medievali viene analizzato da tutti i punti di vista (da quello più strettamente fisico a quello religioso – il sacro cuore - o ideologico, come nelle metafore corporali della struttura sociale) in meno di duecento pagine, ma il risultato è come una sorta di lunga introduzione ad argomenti che necessitano di essere rivisti più in profondità. Tutto il libro è dominato dal dualismo, si tratti di quello tra la Quaresima e il Carnevale (cioè tra un atteggiamento punitivo nei confronti del fisico e il suo inevitabile bilanciamento) oppure quello tra Eva e Maria rispetto alla condizione femminile dopo che la Chiesa aveva trasformato in sessuale il peccato originale. Si vedono le origini dell’ascetismo monastico risalire allo stoicismo di Marco Aurelio, ma, allo stesso tempo, un dominio ferreo della Chiesa su tutti gli aspetti dell’esistenza, fino ai più intimi: è anche però vero che la psicologia medievale dà l’impressione di essere stata in qualche modo più aperta di quella che poi scaturirà dalla Controriforma e sopravvivrà (almeno per quanto riguarda il sessso) fino agli anni Sessanta del secolo scorso. Del resto, è proprio lo storico che sostiene che l’età di mezzo è davvero finita solo con la rivoluzione industriale: concetto ribadito più volte, come altri del resto e non è un’aspetto che faccia del bene al giudizio che si può dare del libro che resta un volume che, al dilà dgli spunti comunque interessanti, non è certo imprescindibile. L’impressione di fondo, in ogni caso, è che il rapporto dell’essere umano con il proprio corpo abbia subito megli ultimi duemila anni più degli aggiustamenti che delle radicali trasformazioni: a parte alcuni aspetti scomparsi dal radar per molti secoli (lo sport) o per sempre (le terme nel senso romano), si tratta di una lenta evoluzione che presenta frequenti arretramenti e una brusca accelerazione negli ultimi cinquant’anni. ( ) Er was een dubbelzinnige visie op het lichaam tijdens de Middeleeuwen. Aan de ene kant minachting. Het christendom vond de oplossing in het kastijden van het lichaam. Aan de andere kant werd het lichaam verheerlijkt vanwege de menswording van Christus. Die tweespalt is een rode draad die door het hele boek loopt : spanning tussen de man en de vrouw die ondergeschikt aan hem is, maar vooral tussen de geest en het lichaam dat slechts tijdelijk is. Tegelijkertijd heersten kuisheid en sober eten, maar carnaval, mode, gastronomie kwamen ook op. De geneeskunde beperkte zich nooit tot het lichaam, de ziel ging voor alles. Er waren wel belangrijke vernieuwingen in de chirurgie en farmacologie, zoals het stoken van alcohol in kloosters om medicijnen te maken. Terwijl wij bang zijn voor pijn en een lange doodsstrijd, was de middeleeuwse mens angstig voor een plotselinge dood, omdat hij dan misschien stierf in doodzonde en in de hel kon komen. De doden waren prominent aanwezig in verhalen over geesten die de levenden kwelden en de begraafplaats lag midden in het dorp. Het lichaam diende ten slotte als een metafoor voor de beschrijving van de maatschappij. Hoofd (koning), hart (senaat), handen (ambtenaren en krijgslieden), voeten (boeren). De middeleeuwse mentaliteit ten opzichte van het lichaam wordt op een toegankelijke manier duidelijk gemaakt. Ce livre est le fruit d'une série d'entretiens entre l'historien Jacques le Goff et un journaliste, Nicolas Truong. Ainsi, c'est un peu décousu et generalisé—des documents sont rarement cités où analysés en profondeur; la structure est plus qu'une dialogue informelle qu'un livre académique. Mais le livre reste interessant, et on peut le prendre comme une brève introduction à l'histoire fascinante du corps. sin reseñas | añadir una reseña
Sueño, trabajo, sexualidad... Entre la represión y la libertad, la Cuaresma y el Carnaval, el cuerpo de la Edad Media es el lugar donde se producen algunas de las más importantes tensiones de la época en Occidente. De la abstinencia de los frailes a las delicias profanas de la carne, del auge del cristianismo a la persistencia del paganismo, de la risa a las lágrimas, de la moda en el vestir a las costumbres del comer, del celibato al amor cortés, este esbozo de “historia total” del cuerpo permite comprender los códigos, los gestos y los significados que el Occidente medieval legó a nuestra modernidad. Se trata, en suma, de dar cuerpo a esta Edad Media de la que todos procedemos. No se han encontrado descripciones de biblioteca. |
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