Ormai tutti sono in grado di scrivere un libro. Anche i papi possono farlo e Francesco lo fa con piacere. A questo che è stato pubblicato da poche settimane ne è già seguito un altro. Sono sicuro che ne seguiranno altri.

"Life" è un interessante libro di riflessioni e di guida spirituale firmato da Papa Francesco. Il pontefice affronta tematiche importanti come la vita, la morte, la sofferenza, il significato dell'esistenza umana, il valore della speranza.

Lo stile è semplice ma profondo, si percepisce chiaramente l'intenzione del Papa di avvicinare i lettori a questi grandi interrogativi esistenziali attraverso un linguaggio accessibile. Non mancano riferimenti alla fede cristiana e ai valori del Vangelo, ma il messaggio si rivolge a credenti e non credenti, nella volontà di raggiungere tutti con un messaggio universale di speranza.

Partendo da brevi racconti e storie di vita, Papa Francesco affronta temi come la caducità della vita terrena, la necessità di accettare i propri limiti e la propria fragilità, la consolazione che viene dalle piccole gioie quotidiane. Accompagna il lettore in una riflessione sull'importanza di dedicare attenzione agli altri, di coltivare l'amicizia, di trovare nella famiglia e nella comunità un antidoto alla solitudine.

Emerge chiaramente il messaggio centrale per cui la vita, nonostante le sofferenze, conserva sempre un significato e una direzione, grazie all'amore che viene da Dio. Un libro edificante, di speranza e di conforto, capace di raggiungere credenti e non credenti donando una prospettiva positiva sull'esistenza umana. Una delle citazioni che mi ha colpito di più nel libro è la seguente:

"La vita non finisce qui. La morte non è la fine, è il passaggio alla vita vera, quella che non avrà mai fine".

Papa Francesco usa queste parole per ricordare come, nonostante le sofferenze e i limiti di questa vita terrena, essa conservi sempre un senso e una prospettiva più ampia. Anche nei momenti più bui, la fede può donare la certezza che la vita è più forte della morte, e che dopo di essa si aprirà una vita piena ed eterna in compagnia di Dio.

Trovo che sia un messaggio di grande consolazione e speranza. Il Papa sa trasmettere con semplicità ed empatia questa prospettiva cristiana che dona luce e significato all'esistenza, anche quando questa è segnata dalla sofferenza. Questa citazione in particolare mi ha colpito per la capacità di elevare lo sguardo oltre le difficoltà del momento, verso un orizzonte più ampio e misterioso di senso.

Quando si dice che la fede può donare la certezza che la vita è più forte della morte ci si riferisce a quello che è il messaggio centrale della risurrezione di Gesù nella tradizione cristiana.

Nella prospettiva cristiana, la morte non ha l'ultima parola sulla vita umana, perché Cristo risorgendo ha sconfitto definitivamente la morte. La sua resurrezione ci restituisce la speranza e la fiducia che la vita piena e senza limiti che Dio destina all'uomo è più potente di qualsiasi fine terrena.

Anche quando la vita terrena si spegne nella morte, la fede ci permette di credere che essa non è che il preludio al compimento pieno della promessa di vita eterna. Grazie a Cristo che, morendo, ha sconfitto il peccato e la morte, possiamo avere la certezza che la vita è destinata a trionfare sulla morte e che quest'ultima non ha l'ultima parola.

Questa prospettiva pasquale è alla base della speranza cristiana e consente di guardare anche al buio della morte terrena con uno sguardo di fiducia nella vittoria finale e totale della vita. ( )