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Migliore dell'ultimo Yehoshua ma purtroppo del primo Yehoshua è rimasto ben poco. Il narratore si è perso durante la malattia della moglie e dopo la sua morte e non è più arrivato ai livelli de "L'amante" o di "Cinque stagioni". Peccato. Resta comunque un auotre da leggere almeno una volta. ( )
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A Dan Miron
Primeras palabras
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Vedo che qui è rimasta una sola capsula.
Citas
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Ricordo la prima volta che incontrai le parole di Shimon figlio di Gamaliel: «Su tre cose si regge il mondo: verità, giustizia e pace; secondo quanto è detto: verità e diritto di pace, giudicate nelle vostre città». Un concetto profondo e semplice che conquistò il mio cuore, perché capii che gli ebrei dovrebbero smettere di fondare la propria identità sulla differenza dagli altri, e dovrebbero invece definirsi in modo autonomo.
LA DONNA Vedo che non le sfugge nessun dettaglio, signore, e ne sono lieta. Ma il signor rabbino conosce il significato dell'espressione «millefoglie»? IL RABBINO Sì, ne sarà sorpresa: mille strati o mille sfoglie. È un dolce sofisticato, ma bisogna saperlo mangiare senza sporcarsi. E qui, se la signora mi permette, sento già che la sua essenza somiglia a quella di un dolce a strati, con cui bisogna stare attenti... LA DONNA ... a non sporcarsi...
A me piace occuparmi del singolo individuo e prestare un aiuto concreto, come a te piace lavorare al pronto soccorso cercando di lenire il dolore e di calmare la paura, invece di riempire solo documenti e scaricare la responsabilità sui reparti.
Ma lei, signor rabbino, crede davvero che sia possibile costruire questo Tempio? Che veramente... (imitando la melodia del cantore Moshe Kosbiski) «Che sia ricostruito il Tempio, presto nei nostri giorni, e dacci la nostra parte nella Tua Torà...» IL RABBINO (con un filo di voce) LA DONNA La verità è che tutti dobbiamo crederci. Perché senza la speranza di riprendere il culto divino interrotto, si indeboliscono, se non vengono addirittura vanificate, intere preghiere. Ma tutti noi sappiamo che non si può costruire il Terzo Tempio senza incendiare il mondo con una terribile guerra con le due grandi religioni nate dalla nostra - sebbene senza il nostro consenso -, che hanno costruito una chiesa e una moschea sulle rovine del nostro Tempio.
[...] io, signor rabbino Shoshani, in tutta umiltà credo fermamente che si possa costruire il Terzo Tempio senza distruggere la chiesa o la moschea; non solo: credo che dovrebbe trattarsi di un santuario modesto, che cerchi di abbracciarle. e pur essendo stata costretta a convertirmi con l'inganno, senza necessità, allo scopo di allontanare da me un sacerdote innamorato, che pensava ingenuamente di non essere che un messia, io credo in un Tempio in cui i nostri figli potranno cantare.
LA DONNA Ecco, questa è la giusta ubicazione per il Terzo Tempio. Fuori dalle mura della città vecchia, modesto, umile, tra la Tomba di Assalonne e la valle della Geenna. un Tempio che non interferisce né minaccia con a sua architettura nessun altro luogo santo. Seppur modesto, questo Tempio assumerà un ruolo drammatico e rivoluzionario. Non vi si eseguirà nessun sacrificio, né vi si rinnoveranno i rituali, ma gli inni e i canti faranno sì che i nostri morti risorgano a nuova vita. Perché i nostri morti sono fin troppi.
LA DONNA Una tomba vuota ai piedi del Monte degli Ulivi, una collina ricoperta da un bianco tappeto di tombe di epoche diverse, tombe di di morti radunati da ogni parte del mondo per essere i primi ad accogliere il Messia. E il Messia darà un segnale perché non siano solo loro a risorgere, ma anche altri morti, in tutto il mondo, osando e non indugiando, e perché, scrollatisi finalmente di dosso la polvere e il marmo che li ricopre, escano dalle fosse e siano nuovamente esseri umani. Non dimentichiamo che questo monte dovrebbe avere inizio la resurrezione dei morti. ll signor rabbino crede almeno nella resurrezione? IL RABBINO Certamente, senza il pilastro della resurrezione dei morti, su cosa si fonderebbe la fede? LA DONNA Ecco, dunque, invece di volgere uno sguardo pieno di desiderio e invidia sempre e solo al luogo che ci è stato tolto; invece di batterci il petto dinanzi a un muro desolato dove crescono le erbacce, un ridere inutile e squallido, che blocca e confonde le nostre strade, dovremmo pensare alla resurrezione. IL RABBINO E in un Tempio del genere, modesto e nascosto, potranno i figli di un sacerdote e di una convertita cantare gli inni e le preghiere? LA DONNA Certamente. Perché quelli saranno inni di speranza e di resurrezione, e non suppliche di espiazione accompagnate dal sangue di animali innocenti crudelmente massacrati.
LA MOGLIE DEL RABBINO [...] Però ti ripeto, non comprare l'idea ma la realtà. Scegli bene. IL RABBINO «Prima faremo e poi ascolteremo».
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