Non poteva mancare in una raccolta del fumetto un albo destinato a Moebius, nome d’arte di Jean Giraud, il creatore di Blueberry, che ad un certo punto della vita ha deciso che non gli bastava essere il padre di uno dei principali protagonisti del fumetto mondiale, ma ha deciso di cambiare nome, genere, stile, e ha creato una rivista Metal Hurlant che ha rivoluzionato il settore. L’altra vita di Giraud, quella di Moebius, si colloca in un mondo fantastico, in cui le storie non hanno una storia, ma girano su sé stesse. In questo albo viene riproposto “il garage ermetico” che rappresenta un esempio di destrutturazione di una storia, “Arzach”, un incredibile viaggio in un futuro medioevo, senza tempo né spazio e piccole storie brevi. Pur apprezzando l’altissimo livello delle storie di Moebius, soffro, comunque, l’assenza di una sceneggiatura; in altri termini ne comprendo il valore ma, non ci posso fare nulla, il grande autore francese non mi appassiona: preferivo Blueberry. ( )