Un altro grandissimo padre di Topolino, Floyd Gottfredson, trova il meritato spazio in questa raccolta di maestri della Disney. Gottfredson è un artista completo, dal tratto complesso ed articolato che riesce perfettamente a dare una dimensione completa a Topolino, al di là dei, presunti, limiti dei capolavori a fumetti. In questo albo vengono proposte tre storie di Topolino, ed una chicca. Partiamo dalle tre storie, la prima è “Topolino e Felice detto il bel gagà”: il tratto dell’artista è ancora molto vicino a quello del primo Topolino, semplice, in parte stilizzato, quasi innocente. Topolino è costretto a confrontarsi con Felice, un cialtrone che cerca, senza successo, di irretire Minnie e, intanto, ruba tutte le uova dalla fattoria del padre per mandarli sul lastrico e trasformarsi dal responsabile alla soluzione dei problemi della famiglia; chiaramente Topolino vince. Nella seconda storia “Topolino e la macchina Toc Toc di Zio Sfrizzo”, il nostro amico è costretto a tenere a bada uno zio di Pippo, Sfrizzo, più strampalato del nipote; il problema è che oltre ad essere strampalato Zio Sfrizzo è anche un inventore e la sua macchina del tempo costringe i due ad un lungo viaggio nel tempo, precorrendo la macchina di Zapotec; nell’ultima storia “Topolino contro Topolino” un furfante prende il posto di Topolino facendolo odiare da tutti; alla fine, chiaramente Topolino vincerà. Ma il vero capolavoro è la storia “Zirlino leone pecorino”, non c’entra niente questa volta il mondo della Disney, un cucciolo di leone viene cresciuto da una pecora tra le continue angherie delle altre pecore che lo deridono perché è meno forte di loro a dare le testate. Ma quando la madre di Zirlino verrà catturata da un lupo cattivo, il piccolo leone si riscatterà agli occhi del suo universo di pecore. Come detto una chicca. ( )