Recensire il terzo volume, senza aver prima dato conto degli altri due, è almeno imbarazzante. Ma io con Crepax ci sono cresciuto e le avventure di Emmanuele, in tutte le salse, hanno turbato, e non poco, i miei pensieri da adolescente. La storia della splendida protagonista è quella, molto semplice, di una donna alla ricerca di sé stessa attraverso il sesso, accompagnata per mano prima dal marito e poi da un amico Mario, che la introduce a forme di liberazione. Insomma, non è il corso di educazione sessuale cui De Sade sottopone Eugenie, nella filosofia nel boudoir e nella sua filosofia, Emmanuelle è già donna e già conosce i piaceri del sesso, ma alcuni elementi di comunanza ci sono. Il valore aggiunto, manco a dirlo, lo fa Crepax con i suoi disegni, un tratto magnifico, il sesso che si trasforma in una dimensione onirica e magica, con cigni, vasi, legacci, ed onde che trasformano ogni atto sessuale in balletti rituali. Emmanuelle vive fino in fondo la sua esperienza di vita in Thailandia che diventa la frontiera del nuovo; ma erano anni in cui la Thailandia era un altro mondo e non un paradiso low cost per pedofili alla Sharm El Sheikh. ( )