Se apparteniamo dunque alla piccola e fortunata minoranza che trova facile e piacevole la lettura, il libro, in tutte le sue manifestazioni, è insostituibile e insuperabile, e questo perché richiede la nostra partecipazione. Difatti, per quanto possa essere gradevole fare da spettatori, partecipare è meglio.

Alla fine, se riuscissimo a costruire un computer sufficientemente complesso e sufficientemente grande, perché non dovrebbe raggiungere un'intelligenza umana? Alcune persone non sono disposte ad accettare questa affermazione, e dicono: «Come può un computer scrivere una grande sinfonia, darci una grande opera d'arte, o una nuova grande teoria scientifica?» In questi casi, io ho sempre la tentazione di ribattere: «Perché, “lei” ne è capace?»

Ma se i computer diventeranno più intelligenti degli esseri umani, non finiranno per sostituirsi a noi? Be', perché non dovrebbero farlo? Può darsi che oltre a essere intelligenti siano anche di buon cuore, e che ci lascino consumare per usura. Poterbbero tenere alcuni di noi come animaletti da salotto, o nelle riserve. Ma consideriamo anche tutto ciò che stiamo facendo in questo stesso momento: a noi, agli altri organismi viventi e al pianeta dove abitiamo. Forse “è ora” di essere sostituiti. Forse il vero rischio è che i computer non riescano ad arrivare abbastanza in fretta a un livello di sviluppo sufficientemente elevato per sostituirci.