Monologo. Sembra un concetto semplice e limitato, e invece non lo è. L' "Enciclopedia dello Spettacolo" definisce il monologo "quella parte del dramma in cui un personaggio parla da solo in scena." Ma quel "da solo" si riferisce all'essere da solo in scena (come Amleto quando recita l' "Essere o non essere"), o si riferisce all'essere l'unico a parlare (come il classico Messaggero che entra in scena a narrare agli sbigottiti astanti la morte di Edipo o quella di lppolito)? L'Antologia curata da Luigi Lunari abbraccia tutte le possibili intérpretazioni, proponendo non solo i monologhi veri e propri (quali appunto ``Essere o non essere''), ma anche i discorsi,
i racconti, le introspezioni, le confessioni, le invettive, gli "streams of consciousness"... tracciando quasi una storia del teatro, vista e narrata attraverso gli "assolo" e i pezzi di bravura che - dal "Prometeo" di Eschilo al "Mistero Buffo" di Dario Fo - costituiscono i più significativi punti d'incontro tra il virtuosismo dell'attore e l'attesa del pubblico. ( )