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Contiene: La signora Dalloway. - Gita al faro. - Orlando. - Una stanza tutta per sé. - Visitando una galleria-quadri. - La torre pendente. - Pensieri di pace durante un'incursione aerea. - Lettere. - Appendice alle lettere. - Diario di una scrittrice
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[Visitando una galleria – Quadri] … a un tratto, lampo dopo lampo, metafora dopo metafora, lo sguardo illumina quella caverna buia e ci mostra le forme dure, tangibili, materiali, dei pensieri incorporei appesi come pipistrelli in quell'oscurità vergine, finora mai visitata dalla luce.
[Una stanza tutta per sé] Mi accorsi che anche loro, i patriarchi, i professori, dovevano lottare con interminabili difficoltà, terribili inconvenienti. La loro educazione, per certi aspetti, era stata non meno manchevole della mia. Aveva dato origine in loro a difetti non minori dei miei. Certo, essi hanno il denaro e il potere, ma in contraccambio debbono dare alloggio nel loro petto a un'aquila, a un avvoltoio, che continuamente rode fegato e polmoni: l'istinto del possesso cioè, il furore di acquistare, che li porta a desiderare le terre e i penny degli altri, perpetuamente; a inventare frontiere e bandiere; a creare le corazzate e il gas velenoso; a offrire le loro vite e quelle dei loro figli.
[Una stanza tutta per sé] Invero l'eredità di mia zia mi svelava il paradiso, e invece della figura di un vasto e imponente signore, il quale era stato da Milton raccomandato alla mia perpetua ammirazione, vi appariva la immagine del cielo aperto.
[Una stanza tutta per sé] Eppure a volte i romanzi reggono, spesso in un modo notevole. E ciò che riesce a tenerli insieme, in quei pochissimi casi di sopravvivenza (pensavo a ‘Guerra e pace’), è qualcosa che si può chiamare integrità, benché non abbia niente a che fare con il fatto di pagare i propri debiti, né con quello di sapersi comportare onorevolmente in una situazione difficile. Ciò che chiamiamo integrità, nel caso del romanziere, è quella convinzione in noi che ciò che egli racconta sia vero. Sì, pensiamo, non avrei mai creduto che le cose potessero andare così; non ho mai conosciuto gente che si comportasse in questo modo. Ma tu mi hai convinto che è vero, che le cose stanno così.
[Una stanza tutta per sé] Tanto la lode quanto il biasimo non significano nulla. No, per quanto sia delizioso il passatempo di misurare, è sempre la più futile di tutte le occupazioni, e sottomettersi ai decreti dei misuratori, il più servile degli atteggiamenti.
[Una stanza tutta per sé] “Il poeta povero non ha in questi giorni, né ha avuto negli ultimi duecento anni, la più piccola opportunità… Un ragazzo povero in Inghilterra non ha più speranze di quante ne avesse il figlio di uno schiavo ateniese di riuscire un giorno a godere di quella libertà intellettuale nel cui seno nascono le grandi opere” [Arthur Quiller-Couch, ‘The Art of Writing’]. Ecco tutto. La libertà intellettuale dipende da cose materiali. La poesia dipende dalla libertà intellettuale. E le donne sono sempre state povere, non soltanto in questi duecento anni, ma dagli inizi dei tempi. Le donne hanno avuto meno libertà intellettuale di quanta ne avessero i figli degli schiavi ateniesi.
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Editores de la editorial
Blurbistas
Idioma original
DDC/MDS Canónico
LCC canónico
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Referencias a esta obra en fuentes externas.
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Contiene: La signora Dalloway. - Gita al faro. - Orlando. - Una stanza tutta per sé. - Visitando una galleria-quadri. - La torre pendente. - Pensieri di pace durante un'incursione aerea. - Lettere. - Appendice alle lettere. - Diario di una scrittrice