Writing seems too conveluted to me. Language does not flow. Wish it would have been done by a different translater. ( )

A bittersweet story of love, romantic and familial, that will charm readers of [Corelli's Mandolin] and other WW2 love stories. It's set in South Tyrol, about an ethnic German woman who has a child out of wedlock, and what happens to that child as she grows up. It's a heartstring-puller for sure. ( )

Può darsi che ciò che sto per scrivere sia condizionato, in qualche modo dalla passione per la montagna e l’Alto Adige (io lo guardo da sotto…), però è difficile negare che questo sia un esordio di ottimo livello. La storia della famiglia Huber, e del piccolo mondo che le sta attorno, si intreccia con il difficile Novecento del Sud Tirolo, iniziato sotto il governo imperial-regio, proseguito con i decenni dell’italianizzazione forzata e concluso nell’impensabile – fino a pochi decenni prima - abbondanza regalata dall’autonomia e dal turismo. Le donne sono al centro della narrazione e più di tutte Gerda, volitiva e bellissima (forse un po’ troppo per essere vera) ragazza-madre che riesce ad uscire dal guscio della società chiusa nel maso e a raggiungere un’indipendenza moderna, anche se sfortunata dal punto di vista dell’amore. A tirare le fila del tutto è sua figlia, la Eva del titolo, che alterna al filone principale i capitoli del suo viaggio attraverso l’Italia per andare fino in Sicilia a incontrare l’unico uomo che abbia mai chiamato papà, così da riuscire a chiudere il cerchio di sentimenti rimasti in sospeso. Malgrado la parte ‘storica’ non lasci mai a desiderare (ma quanto pessimi sono stati gli Italiani in provincia di Bolzano, e non solo sotto il fascismo?) ad affascinare sono soprattutto i rapporti interpersonali, descritti con cura e attenzione grazie a una lingua che restituisce una partecipazione emotiva in cui il lettore viene sempre più coinvolto. In poche parole: un gran bel libro. ( )

super Buch! ( )

Ce beau roman m'a fait découvrir l'histoire du Haut Adige ou Sud Tyrol, région donnée à l'Italie après la 1e guerre mondiale mais qui avait jusqu'alors appartenu à l'Empire Autrichien. Toute la population ou presque était germanophone et l'Italie a voulu assimiler de force ou expulser ces paysans pauvres des montagnes. Ce n'est qu'après la formation d'un mouvement autonomiste - d'abord pacifique, mais qui finit par commettre des attentats meurtriers - et des accords signés entre le parti autonomiste et Aldo Moro, dans les années soixante-dix, qu'une solution pacifique et apparemment définitive est trouvée pour la région.
Tout cela est raconté à travers l'histoire émouvante d'une femme de la région, de sa lutte pour vivre en temps que mère-célibataire dans les années cinquante-soixante, puis de son amour impossible pour un soldat italien.
La fille, devenue adulte, parcourt l'Italie du nord au sud pour retrouver l'homme que sa mère a aimé et qu'elle a elle-même aimé comme un père lorsqu'elle était enfant.
L'auteur dit qu'elle veut réconcilier l'Italie avec son histoire et la réunifier. L'histoire est au service d'une idée et cela se sent un peu trop mais cela se lit d'une traite et même si on peut critiquer les beaux sentiments qui imprègnent se livre et en font parfois un roman un peu trop "à l'eau de rose", je pense que ce livre mérite vraiment d'être lu. ( )