Il valore dei libri scelti con il mio inusuale ordine ad Ascea hanno un valore particolare, rientrano in un’altra epoca, sono libri acquistati da papà che oggi difficilmente leggerei. Credo che difficilmente avrei letto Cassola se non trovato nella mia prima, piccola e sempre più decadente libreria. E cosa mi sarei perso; in questo libro due racconti, non celebri come la ragazza di Bube, ma in grado di rendere merito allo scrittore romano. I vecchi compagni, che dà il titolo al libro, e un matrimonio del dopoguerra. Due racconti diversi ma che ripercorrono lo stesso periodo storico, il dopoguerra, nella stessa area geografica, l’alta Toscana. La seconda guerra mondiale è finita, rimangono le storie degli uomini, spesso partigiani, spesso fascisti, che contrapposti durante la guerra si trovano a condividere la povertà di un paese in macerie. E’ un’altra Italia, semplice, contadina ed affamata. Il merito di Cassola è di tratteggiare le caratteristiche essenziali in maniera esemplare, con grande eleganza e semplicità. Le storie degli ex partigiani e degli ex fascisti si trasformano in storie di italiani. Una bella scoperta, consentita da una vecchia libreria per un sempre più vecchio lettore. ( )