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Cargando... El día del juicio (1977)por Salvatore Satta
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Inscríbete en LibraryThing para averiguar si este libro te gustará. Actualmente no hay Conversaciones sobre este libro. Il giorno del giudizio di Salvatore Satta, un noto giurista, è uno dei migliori romanzi della letteratura contemporanea italiana. E, mistero della critica, del marketing editoriale, sconosciuto anche ai lettori di palato buono, relegato nei ripiani nascosti delle librerie. Merito, il solito merito, va dato ad Adelphi e a Roberto Calasso per aver dato rilievo ad un romanzo che conferisce dignità alla letteratura italiana del secolo scorso. In realtà il giorno del giudizio fu pubblicato, postumo, dapprima da Cedam; ma era un tentativo di dare merito al giurista, non al letterato. Il romanzo, in parte autobiografico, è un affresco della Sardegna, quella di Nuoro, delle donne e degli uomini vestiti con i costumi della tradizione. Attraverso gli occhi di Don Sebastiano Sanna Carboni, il notaio della cittadina, la stessa professione che esercitava il padre dello scrittore, Satta racconta in una sorta di mosaico la sua Nuoro, attraverso le storie di uomini, donne, bambini. Un libro denso e pregno di umanità, chiaramente sofferto e vissuto. Un libro che andrebbe letto e di cui si dovrebbe parlare. Io l’ho letto e ne parlerò. ( ) E adesso? Dopo letture di questo tipo c'è da chiedersi come si fa a fare finta di niente e prendere in mano altri libri, forse l'unico sistema è l'alternanza, una lettura impegnata e una più leggera che spazzi via dal cervello i brutti pensieri, altrimenti prendi, butti via tutto e smetti di leggere. Certo in quanto a nichilismo e pessimismo Satta se l'è battuta bene con Leopardi e riesce a crearti più di un dubbio esistenziale, perchè in fondo quello che fa più male in queste pagine è la corrispondenza con le situazioni reali dell'esistenza umana come si possono osservare quotidianamente anche sulla propria pelle, la solitudine, le chiacchiere della gente, l'affannoso agitarsi durante la propria vita per lasciare qualcosa di noi che vada oltre una scarna lapide di cimitero, e poi... ma forse è meglio che adesso mi legga l'ultimo di Dan Brown, mi hanno detto che è ambientato a Firenze e ci sono stato giusto da poco... Una Nuoro che cambia, simbolo (geograficamente) sovrastante un'isola che sparisce trasformandosi, nelle parole chiuse di Satta. Un mesocosmo di usi, caratteri, bestie e servitu'. Nello svolgersi della schiatta dei Sanna, il percorso della memoria di Satta narra il dettaglio delle vite schive e spesso sprecate dei nuoresi a cavallo del '900. I dolori di allora sono tuttavia gli stessi di oggi; in più c'e' pero' poesia, dignità e un senso del tempo che passa che va oltre al normale sentimento di nostalgia. Un libro denso e opaco, terapeutico come un pianto. An exquisite book, somewhat autobiographical, by an eminent Italian jurist, published posthumously and his only work of fiction. Tells of life in Sardinia (Nuoro) in the early 1900s. A true and instant modern Italian classic, right up there with The Leopard (the Sicilian version, if you will). Used the last lines of the book as the epigram to my own novel. Onvoltooid gebleven werk waarin de schrijver terugblikt op zijn jeugd in Sardinië. Hij beschrijft het gezin waarin hij opgroeide als jongste van de zeven zonen van een plaatselijke notaris en hereboer.Alle personages zijn de auteur voorgegaan in de dood en leven alleen nog in zijn herinneringe en zullen ook definitief verlost zijn als voor de schrijver de dag des oordeels aangebroken is. Tegenhanger van Padre Padrone van Gavino Ledda. Citaat: 'Klokslag negen, zoals alle avonden, schoon don Sebastiano Sanna Carboni zijn stoel achteruit, vouwde de krant die hij van de eerste tot de laatste regel gelezen had weer netjes dicht, legde het een en ander recht op zijn bureau en maakte zich op om naar beneden te gaan, naar de kamer die als eet- en huiskmaer diende en waar zijn zoons hun schoolwerk maakten, de enige kamer in het grote huis waar leven was, ook alomdat het de enige was waar in de ouderwetse schouw een haardvuur brandde. Don Sebastiano was van adel, als men de adelbrieven die Karel V onder de inheemse Sardijnen die de wilde olijven op hun land hadden geënt, uitgedeeld had, tenminste zo wilde noemen.' sin reseñas | añadir una reseña
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At precisely nine o'clock, as he did every evening, Don Sebastiano Sanna Carboni pushed back his armchair, carefully folded the newspaper which he had read to the very last line, tidied up the little things on his desk, and prepared to go down to the ground floor... Around the turn of the twentieth century, in the isolated Sardinian town of Nuoro, the aristocratic notary Don Sebastiano Sanna reflects on his life, his family's history and the fortunes of this provincial backwater where he has lived out his days. No se han encontrado descripciones de biblioteca. |
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