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"Poco despus de cumplir los ocho meses de embarazo, a Alina le anuncian que su hija no podr sobrevivir al nacimiento. Ella y su compaero emprenden entonces un doloroso pero tambin sorprendente proceso de aceptacin y duelo. Ese ltimo mes de gestacin se convierte para ellos en una extraa oportunidad para conocer a esa hija a la que tanto trabajo les cuesta renunciar. Laura, la gran amiga de Alina, refiere el conflicto de esta pareja, mientras reflexiona sobre el amor y su lgica a veces incomprensible, pero tambin sobre las estrategias que los seres humanos inventamos para superar la frustracin. Laura nos cuenta igualmente la historia de su vecina Doris, madre soltera de un nio encantador con problemas de comportamiento. Escrita con una sencillez solo aparente, La hija nica es una novela profunda y llena de sabidura sobre la maternidad, sobre su negacin o su asuncin; sobre las dudas, incertidumbres e incluso sentimientos de culpa que la envuelven; sobre las alegras y las angustias que la acompaan. Es tambin una novela sobre tres mujeres -Laura, Alina, Doris- y los vnculos -de amistad, de amor- que establecen entre ellas. Una novela sobre las formas diversas que puede tomar la familia en el mundo actual"--… (más)
Tres mujeres enfrentadas a la maternidad. Tres maneras de afrontarla. Una intensa y deslumbrante novela sobre la familia en el mundo actual. Poco después de cumplir los ocho meses de embarazo, a Alina le anuncian que su hija no podrá sobrevivir al nacimiento. Ella y su compañero emprenden entonces un doloroso pero también sorprendente proceso de aceptación y duelo. Ese último mes de gestación se convierte para ellos en una extraña oportunidad para conocer a esa hija a la que tanto trabajo les cuesta renunciar. Laura, la gran amiga de Alina, refiere el conflictode esta pareja, mientras reflexiona sobre el amor y su lógica a veces incomprensible, pero también sobre las estrategias que los seres humanos inventamos para superar la frustración. Laura nos cuenta igualmente la historia de su vecina Doris, madre soltera de un niño encantador con problemas de comportamiento.Escrita con una sencillez solo aparente, La hija única es una novela profunda y llena de sabiduría sobre la maternidad, sobre su negación o su asunción; sobre las dudas, incertidumbres e incluso sentimientos de culpa que la envuelven; sobre las alegrías y las angustias que la acompañan. Es también una novela sobre tres mujeres –Laura, Alina, Doris– y los vínculos –de amistad, de amor– que establecen entre ellas. Una novela sobre las formas diversas que puede tomar la familia en el mundo actual
Tres mujeres enfrentadas a la maternidad. Tres maneras de afrontarla. Una intensa y deslumbrante novela sobre la familia en el mundo actual.
Poco después de cumplir los ocho meses de embarazo, a Alina le anuncian que su hija no podrá sobrevivir al nacimiento. Ella y su compañero emprenden entonces un doloroso pero también sorprendente proceso de aceptación y duelo. Ese último mes de gestación se convierte para ellos en una extraña oportunidad para conocer a esa hija a la que tanto trabajo les cuesta renunciar. Laura, la gran amiga de Alina, refiere el conflicto de esta pareja, mientras reflexiona sobre el amor y su lógica a veces incomprensible, pero también sobre las estrategias que los seres humanos inventamos para superar la frustración. Laura nos cuenta igualmente la historia de su vecina Doris, madre soltera de un niño encantador con problemas de comportamiento.
Escrita con una sencillez solo aparente, La hija única es una novela profunda y llena de sabiduría sobre la maternidad, sobre su negación o su asunción; sobre las dudas, incertidumbres e incluso sentimientos de culpa que la envuelven; sobre las alegrías y las angustias que la acompañan. Es también una novela sobre tres mujeres –Laura, Alina, Doris– y los vínculos –de amistad, de amor– que establecen entre ellas. Una novela sobre las formas diversas que puede tomar la familia en el mundo actual.
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If you've never wept and want to, have a child. DAVID FOSTER WALLACE, Incarnations of Burned Children
Scendono dai nostri fianchi i lombi di tanti figli segreti. ALDA MERINI, Reato di vita
L'uomo che si ritiene superiore, inferiore o anche uguale a un altro non capisce la realtà. BUDDHA, Il Sutra del diamante
Dedicatoria
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Alla mia amica Amelia Hinojosa, che con grande generosità mi ha permesso, di raccontare nei particolari la sua storia, concedendomi anche la libertà di inventare quando era necessario.
Primeras palabras
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Guardare un neonato mentre dorme significa contemplare la fragilità dell’essere umano,
Citas
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Perché voleva conoscere sua figlia se sarebbe morta immediatamente? Non correva il rischio di attaccarsi ancora di più a lei? Poi ho pensato che l’amore si rivela spesso illogico, incomprensibile. Molti di noi fanno così quando si innamorano di una persona molto malata; di una persona che vive lontano; di una persona impegnata in una storia precedente, nella quale non c’è posto per noi. Chi non si è tuffato in un amore abissale pur sapendo che non avrebbe avuto futuro, aggrappato a una speranza fragile come un filo d’erba? “Pourquoi durer est-il mieux que brûler?“ si domandava, scettico, Roland Barthes. L’amore e il senso comune non sono sempre compatibili. In genere si tende a scegliere l’intensità, per poco che duri, a prescindere da tutto ciò che mette a rischio.
[…] tanto il cognome quanto la patria potestà sono ossequi fatti agli uomini una volta che riconoscono i loro figli, quasi come una dote. La cosa certa è che nella nostra società i figli sono assegnati ai ladri in modo facoltativo e alle madri obbligatoriamente.
Esiste una parola per designare chi perde il proprio coniuge, e anche una parola per i figli che restano senza genitori. Ma non ne esiste una per i genitori che perdono i figli. A differenza di altri secoli, quando la mortalità infantile era molto,alta, nella nostra epoca la condizione naturale è che non succeda. È una cosa così temuta, così inaccettabile, che abbiamo deciso di non nominarla.
I due piccioni erano tornati, erano nel nido e tubavano a un volume che mi è sembrato più alto del solito. Sentivano la mancanza dell’altro uovo? Vivevano la sua scomparsa come una perdita dolorosa? O era una cosa la quale i piccioni e altri animali sono preparati, mentre noi esseri umani non riusciamo semplicemente a tollerarla? Ho ricordato una cagna che la mia famiglia aveva preso quando eravamo bambini. Finché era visita con noi, aveva fatto i cuccioli più di una volta. Una di quelle volte, subito dopo il parto, si era mangiata due cagnolini. Li aveva divorati con tutte le ossa nonostante le mie urla e gli occhi sgranati di mo fratello, che era ammutolito di fronte allo spettacolo. Poi la nostra cagna si era mesa a leccare il pavimento, finché non era rimasta traccia dei suoi effimeri piccoli. Noi uomini e gli animali ci assomigliamo in moltissime cose, più di quante siamo disposti a riconoscere, ma c’è ne sono altre in cui le nostre due specie non coincidono. D’altro canto mi domando quante madri divorerebbero i figli malati così, semplicemente, se la legge non glielo impedisse.
“È stranissimo, non trovi? Perché qualcuno che non lo ha mai fatto dovrebbe avere voglia di vivere?” Ho ricordato una cosa che avevo letto anni prima, nei libri buddisti comprati durante il mio ultimo viaggio in Nepal. Secondo quegli autori, nati molti secoli prima di Inés e di noi, il desiderio è l’emozione che caratterizza maggiormente la nostra specie, ed è proprio il desiderio che ci fa reincarnare come esseri umani.
I buddisti, sempre prudenti nel pronunciarsi su faccende come l’origine della vita o dell’universo che ossessionano altre religioni (e sulle quali, in realtà, nessuno sa niente) sostengono con assoluta convinzione che la coscienza non dipende dal corpo.
[…] la mente ha due risvolti. Uno con il quale affrontiamo la quotidianità, che produce milioni di pensieri, si arena, accelera e attraversa tutti gli stati d’animo; e un altro più profondo o intrinseco, che non può danneggiarsi o subire alterazioni, neppure dopo la nostra morte. […] una specie di natura più profonda della mente o un motore della coscienza.
In un libro bello e terribile intitolato La tregua, Primo Levi sostiene di essere riuscito a sopravvivere alla disumanizzazione di Auschwitz solo grazie a una serie di routine quotidiane che gli ricordavano la sua vita di prima e che gli restituivano la dignità, come lavarsi la barba. La giornata si regge su azioni semplici come queste.
I cani sono figli a bassa intensità […].
“Abbiamo sempre accudito i figli delle altre, e altre donne ci hanno sempre aiutato ad accudire i nostri. Certo che si creano legami tra i bambini e le madri sostitute” ha detto. “Ma non mi sembra una cosa così negativa. Neppure che ci si scambino i ruoli, perché noi madri sfinite possiamo riposare. Ti rendi conto che non molto tempo fa si usava assumere una donna per allattare i bambini? Tutto questo per dirti quanto è sempre stata permeabile la maternità. Molte femmine di diverse specie si fanno carico dei piccoli delle altre. I delfini, per esempio, hanno varie madrine che assistono la madre al momento del parto e la aiutano ad accudire il suo cucciolo. Succede anche negli uccelli. Alcuni depongono le uovo in nidi attui, dove la femmina di una specie diversa ha già deposto le proprie, perché siano quegli uccelli a occuparsi dei loro pulcini. A volte sono così astuti da buttare giù le uova presenti, per assicurarsi che i propri piccoli siano ben accuditi.” ”E gli altri uccelli non si accorgono dello scambio?”ha domandato Alina, un po’ scandalizzata. ”Non ne ho idea. Magari preferiscono non saperlo. Di sicuro badano ai figli delle altre come se fossero i propri.”
“Penso che a un certo punto tutte noi madri ci rendiamo conto di questa cosa: abbiamo i figli che abbiamo, non quelli che immaginavamo o quelli che ci sarebbe piaciuto avere, ed è con loro che dobbiamo fare i conti.”
[…] mi sono detta che è vero che esiste il destino, ma c’è anche il libero arbitrio, e consiste nel modo in cui prendiamo le cose che ci tocca vivere.
Últimas palabras
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Andrà come deve andare. Nessuno sfugge a questa cosa.
"Poco despus de cumplir los ocho meses de embarazo, a Alina le anuncian que su hija no podr sobrevivir al nacimiento. Ella y su compaero emprenden entonces un doloroso pero tambin sorprendente proceso de aceptacin y duelo. Ese ltimo mes de gestacin se convierte para ellos en una extraa oportunidad para conocer a esa hija a la que tanto trabajo les cuesta renunciar. Laura, la gran amiga de Alina, refiere el conflicto de esta pareja, mientras reflexiona sobre el amor y su lgica a veces incomprensible, pero tambin sobre las estrategias que los seres humanos inventamos para superar la frustracin. Laura nos cuenta igualmente la historia de su vecina Doris, madre soltera de un nio encantador con problemas de comportamiento. Escrita con una sencillez solo aparente, La hija nica es una novela profunda y llena de sabidura sobre la maternidad, sobre su negacin o su asuncin; sobre las dudas, incertidumbres e incluso sentimientos de culpa que la envuelven; sobre las alegras y las angustias que la acompaan. Es tambin una novela sobre tres mujeres -Laura, Alina, Doris- y los vnculos -de amistad, de amor- que establecen entre ellas. Una novela sobre las formas diversas que puede tomar la familia en el mundo actual"--