Un mondo scomparso. Un'antologia di alcune eccezionali e quasi introvabili foto che testimoniano la vita delle comunità ebraiche nell'Europa centro-orientale negli anni '36-'37-'38. "Perché ho fatto questo? Un apparecchio fotografico nascosto per ricordare come viveva. (fonte: Google Books)

Gli ebrei di Trieste erano 6.000. Sono 600. I triestini furono tra i più solerti nelle segnalazioni alle autorità dopo l'approvazione delle leggi razziali del '38.

L'anno scorso, all'ingresso del Museo della Comunità ebraica di Trieste nella bellissima via del Monte fui accolto da un suadentissimo levantinissimo sguardo di un giovane che mi dava la buonasera con la sua suadentissima voce... E Samuele che prende l'autobus numero 33 mi guarda sempre intimorito da sotto la sua kippah...(so il suo nome perché l'ho sentito chiamare da un suo amico) L'occhio dell'uomo in copertina è LO STESSO del rigattiere che mi vendeva i libri delle superiori nella zona del ghetto (quello che è rimasto dopo lo sventramento fascista)...
Guardare tutti questi sguardi in queste splendide foto mi ha fatto pensare a loro, gli ebrei della mia vita nella mia città. ( )

NO OF PAGES: 180 SUB CAT I: European Jews SUB CAT II: Holocaust SUB CAT III: DESCRIPTION: Roman Vishniac, a survivor of the holocaust, somehow preserved pre-holocaust black-and-white photos of his family and community, although he was unable to save them. During his journeys he took over sixteen thousand photographs. All but two thousand were confiscated and, presumably, destroyed. This book is all that is left - a memory of a more innocent time. It contains less than ten percent of the photographs in my possession, but I hope it enables the reader to envision a time and place that are worthy of remembering.NOTES: SUBTITLE: With a foreword by Elie Wiesel

Look at these images, and weep. And then be committed to a life of justice and goodness towards all. ( )