Un piccolo libro che riunisce assaggi dell'epistolario del poeta . Sedici brani tratti da lettere scritte tra il 1901 e il 1923 a tre uomini e a tredici donne, in cui troviamo riflessioni, sogni e il richiamo ad apprezzare il miracolo quotidiano del vivere. Ogni giorno è una nuova conquista, ogni momento è un'opportunità per "non perdersi nulla del mondo"
"Nessuna felicità è più grande di quella che proviene dal lavoro, e l’amore, che è la più estrema delle felicità, non può essere altro che lavoro. Chi ama quindi deve cercare di comportarsi come se si apprestasse ad affrontare una grande impresa: deve passare molto tempo da solo e addentrarsi nel proprio intimo, contenersi, trattenersi; deve lavorare, deve divenire qualcosa!” ( )