Da tempo amico di Allen, Lax utilizza il racconto dell’ideazione e della realizzazione di ‘Irrational man’ per narrare nel dettaglio il modo di fare cinema del regista di New York.
Malgrado i meticolosi passaggi tecnici non manchino, il ritmo si mantiene brillante anche perché numerosi sono i tuffi nel passato – il che consente di analizzare i cambiamenti apportati nel corso degli anni al modus operandi alleniano – e i molti virgolettati di Allen che mette in scena se stesso e le proprie manie con la riconosciuta verve.
Le pagine scorrono così tra la difficoltà nel rendere realistico un dialogo e la gioia di poter scegliere la colonna sonora (con musiche che non vadano oltre gli anni Cinquanta): non disturba più di tanto la lunga deviazione sui bisticci familiar- giudiziari con Mia Farrow perché guardando il film – che comunque non è certo un capolavoro, ma verte sul’assassinio di un giudice impegnato nei casi di affido – è evidente che Allen, consciamente o meno, si sia tolto qualche sassolino dalla scarpa. ( )

Nel 1968, i manager di Woody Allen, Jack Rollins e Charles Joffe vengono ricevuti negli studios della Palomar Pictures a Los Angeles. (fonte: Google Books)

Sarebbe un ottimo libro per tutti i fan (come me) di Woody Allen, seguito dall'autore durante la realizzazione di "Irrational man", ma viene rovinato da un sacco di refusi tipografici presenti nel testo.
Ho scritto alla casa editrice per segnalarli...ma non mi hanno nemmeno risposto!
Purtroppo al giorno d'oggi le revisioni dei testi sono sempre più lacunose e quasi ogni libro presenta degli errori.
Altra nota stonata l'inserimento da parte dell'autore di fatti strettamente personali relativi a Woody, che esulano dall'argomento del libro. ( )