Romanzo oramai diventato un classico della letteratura erotica del realismo. Ernesto è un ragazzo sedicenne che ha il suo primo rapporto amoroso con un collega di lavoro maggiorenne. È un romanzo d'ispirazione autobiografica, Saba dedicò alla sua stesura gli ultimi anni. Negli anni sessanta, quando il romanzo fu pubblicato postumo (Saba morì nel 1956) , la morale cattolica e i soliti bigotti gli saltarono sopra... Non era normale, anzi era proprio uno schifo, cosa da mostri... Oggi infatti il rapporto tra un adulto e un sedicenne viene considerato reato, anche se _come ha scritto Elsa Morante, lettrice del manoscritto- "per il ragazzo di Saba essa (la sperienza) rimane quello che è: un semplice incontro umano, che in se stesso è innocente (giacché lui non è stato corrotto) e non è malefico. Portato dalla sua innocente sensualità, e dalla sua espontanea curiosità della vita, questo ragazzo ideale, come è passato attraverso la sua prima occasionale esperienza, cosí poi naturalmente conoscerà l'amore delle donne, avrà una moglie amata, ecc. ecc."...
Conclusione: libro da leggere e da non trascurare. L'arte in qualsiasi modo espressivo viene consumato come il cibo e l'acqua perché l'arte ci aiuta a vivere, è la vita stessa travestita. ( )