Fotografía de autor
17 Obras 102 Miembros 4 Reseñas

Sobre El Autor

Incluye el nombre: Beppe Lanzetta

Obras de Peppe Lanzetta

Etiquetado

Conocimiento común

Todavía no hay datos sobre este autor en el Conocimiento Común. Puedes ayudar.

Miembros

Reseñas

E Lanzetta torna con una nuova raccolta di racconti brevi ambientati nelle viscere di Napoli. E lo fa a modo suo, tracimando amore, sofferenza, grandezze e miserie, tra gioco delle tre carte, travestiti e zingari, immigrati ed indigeni che fanno pena agli immigrati. Lanzetta è un innovatore del linguaggio, ha anticipato di anni lo stile disperato che ha fatto la fortuna di altri, di quel cialtrone di Saviano in primis. La disperazione che emerge dai racconti di Lanzetta diventa palpabile per l’uso incredibile delle parole, cui riesce a dare un peso, un senso, a fornirgli i dettagli dei cinque sensi. Ma ciò nonostante, Lanzetta è rimasto uno scrittore locale, relegato a giocare in un ruolo da gregario all’interno di una cerchia ristrettissima di suoi estimatori. Non ha nessuna risonanza nazionale, quando accadono i fatti che lui descrive in maniera mirabile, non lo chiamano, la corte è sempre la stessa, sempre lui, il Saviano nazionale, ed in subordine altri scrittori così, i soliti, direbbe Vasco. Ma, ma c’è un ma ed è riferito a questi racconti che lui stesso definisce disperati. Perché non vedo nulla di nuovo, caro Peppe, tu che hai fatto cose nuove non perderti nel così è se vi pare, perché a me pare che tu sia un fuoriclasse e come tale devi giocare, sempre. Anche il silenzio, talvolta, ha un ruolo. E le evoluzioni, tutte pessime, della disperazione di questa città potevano dargli uno spunto per innovare, lui innovatore come pochi altri in questi anni, ancora una volta il linguaggio. Ma così non è stato. Ed il rischio di trovarmi anche Lanzetta piatto è una di quelle cose che mi rende veramente disperato.… (más)
 
Denunciada
grandeghi | Oct 20, 2020 |
Storia di un camorrista: Vincent Profumo. Storia di una famiglia, quella di Vincent Profumo. Storia triste, storia drammatica, una vita senza vita, soldi, denaro, potere e violenza; e solito grande, grandissimo, straordinario, Peppe Lanzetta. Lui si è inventato uno stile per raccontare i drammi di questa città; la sua forma, il suo linguaggio andrebbe studiato nelle scuole, nelle accademie di polizia, nelle Università. Lo stile di Peppe è una stele di Rosetta per decriptare il dramma interiore dell’inferno di questa città. Ma purtroppo abbiamo esportato lo stile Saviano, eroe nazionalpopolare, con il suo stile nazionalpopolare e la sua autoreferenzialità nazionalpopolare. Peppe è un’altra cosa. Scrive da Dio perché sente quello che scrive. E lo fa sentire. I suoi sono libri tridimensionali perché si vedono, si sente l’odore, il rumore delle viscere di questa città. Infernopoli è un buon romanzo, si legge tutto di un fiato. Ma gli incisi in corsivo, le fotografie della città sono un capolavoro. Grazie Peppe perché tu all’inferno ci rimani ma riesci a dare comunque un po' di aria raccontandolo.… (más)
 
Denunciada
grandeghi | Sep 11, 2020 |
Come genere letterario non prediligo i racconti, li reputo alla lunga noiosi; preferisco il romanzo corposo, una storia e raccontata bene, fino in fondo. Ma Lanzetta no! Peppe, non lo conosco, ma lo considero un amico, troppe pagine trascorse insieme, non è un romanziere, la lunghezza lo confonde, i suoi romanzi sembrano strascinati, ma le sue storie brevi funzionano: quelle che vanno al cuore della città, scavano nel fondo delle anime, perse, delle periferie, che trovano nella miseria il concime dell’umanità. Lanzetta viviseziona un popolo, va al di là delle apparenze, trasforma la sceneggiata in letteratura. Credo che il meglio Peppe Lanzetta lo abbia espresso nei primi lavori, quelli di esordio, quando con originalità raccontava di un Bronx minore, utilizzando un linguaggio fortemente innovativo che, a mio avviso, non è mai stato apprezzato dalla critica, troppo attenta a fenomeni da baraccone, come Saviano. Perché proprio con la forza delle parole Lanzetta mette in scena un mondo, il suo mondo, fatto di vita, di esistenze dure da vivere, e difficili da raccontare. Lo stile di Lanzetta è di rottura, un 77 della narrativa partenopea. In “incendiami la vita” vengono proposti circa trenta racconti, alcuni brevi, altri brevissimi, quasi poesie. Ma, come detto, il meglio, la capacità di affiancare ad un linguaggio innovativo storie credibili per la loro incredibilità è passato; nonostante Peppe rimanga a mio avviso, il più interessante autore sulla scena letteraria napoletana.

Recensioni del 19 febbraio 2022
Rileggo questa serie di racconti brevi di Peppe Lanzetta a distanza di meno di quattro anni. Ricordavo, quindi, le storie, anche se con i limiti della mia memoria. Leggere Lanzetta è sempre un grande piacere, il suo stile di scrittura è praticamente unico, le parole sono pietre, la punteggiatura non mantiene il ritmo del racconto delle vite ai margini. Lanzetta racconta Napoli, l’altra Napoli, non usa buonismi o prosopopee: è una danza di corpi, sentimenti, emozioni, speranze e paure. Non amo i racconti in via generale, preferisco i romanzi, voglio una storia da seguire, ma con Lanzetta non è così: sono dei flash, ma che flash, illuminano la scena, ogni storia rimane impressa, c’è varietà, differenza, ventotto storie e nessuna si sovrappone, l’unico comune denominatore è Napoli e il suo grande narratore.
… (más)
½
 
Denunciada
grandeghi | May 29, 2017 |
Don Alfonso è un ex marinaio che gestisce una piccola struttura ricettiva nell’isola di Stromboli; come tutte le estati arrivano Omar ed il suo amico Pablo, un ragazzo estremamente affascinante; e nella cornice dell’isola con il vulcano si iniziano ad intrecciare le storie di Edoardo Laganà, un giovane ragazzo del popolo che eredita una villa da un nobile locale, di Reginé, una scrittrice sessantenne, di Penelope, una ragazza che viaggia alla ricerca di se stessa e di un campionario di varia umanità. In Giugno Picasso Peppe Lanzetta prova ad abbassare i toni della sua prosa, proponendo un romanzo estremamente semplice e lineare. Il risultato a mio avviso è modesto, in quanto la forza di Lanzetta è proprio nella sua capacità di esplorare anche con strumenti lessicali i confini della povertà e della disperazione, Giugno Picasso è una storia alla fine banale, con qualche buona idea, ma che non va oltre un ordinaria capacità di scrittura.… (más)
 
Denunciada
grandeghi | Feb 1, 2016 |

Estadísticas

Obras
17
Miembros
102
Popularidad
#187,251
Valoración
2.9
Reseñas
4
ISBNs
21
Idiomas
1

Tablas y Gráficos