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55 Obras 279 Miembros 17 Reseñas

Sobre El Autor

Obras de Giordano Bruno Guerri

Antistoria degli italiani (1998) 32 copias
Italo Balbo (1984) 8 copias
Giuseppe Bottai, fascista (1995) 8 copias
Ebo e Gina 7 copias
Galeazzo Ciano (2019) 5 copias
Rapporto al Duce (2003) 3 copias
Il Malaparte illustrato (1998) 2 copias
Paolo Garretto. (1994) 2 copias

Etiquetado

Conocimiento común

Fecha de nacimiento
1950-12-21
Género
male
Nacionalidad
Italy
Lugar de nacimiento
Monticiano, Italy
Educación
Catholic University of Milan
Ocupaciones
writer
journalist
historian

Miembros

Reseñas

È una delle figure di maggior rilievo della vita artistica, politica e militare italiana, oltreché sociale e mondana, negli anni a cavallo tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900. A Gabriele D’Annunzio, in occasione dell’anniversario di nascita, il 12 marzo 1863, Rai Cultura dedica il documentario “L’amante guerriero. Storia e vita di Gabriele D’Annunzio”, di Giordano Bruno Guerri, Paola Veneto, Anna Villari, con la regia Federico Cataldi, in onda martedì 12 marzo alle 21.45 su Rai Storia. Il “Vate” incarnò perfettamente lo spirito del suo tempo: anni protesi verso il futuro, il progresso e il benessere, ma anche anni tumultuosi, durante i quali le tragiche vicende della storia si alternano al progresso sociale e allo sviluppo tecnologico. Il documentario parte dal Vittoriale, la cittadella monumentale costruita su un colle che domina il lago di Garda e che conserva le testimonianze del “vivere inimitabile” di Gabriele D’Annunzio. La casa del Poeta, l’Archivio, il Parco, l’anfiteatro, il Mausoleo, sono i luoghi da cui Giordano Bruno Guerri, Presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, introduce alla storia del D’Annunzio “segreto”. Una narrazione ricca di informazioni che, attraverso una serie di capitoli, abbraccia l’intera, avventurosa vita dell’“amante guerriero”, dal suo rapporto con l’arte e con le donne, dalla sua attività politica e dalle sue imprese militari, fino al rapporto con Mussolini che lo ammira e lo teme al tempo stesso e che forse, anche per poterlo tenere sotto controllo, gli offre il Vittoriale come ultima dimora, il luogo dove passare gli ultimi anni della sua vita. Nell’atto di donazione del Vittoriale agli Italiani si legge forse la migliore descrizione del complesso museale: “… Tutto qui mostra le impronte del mio stile, nel senso che io voglio dare allo stile. Il mio amore d’Italia, il mio culto delle memorie, la mia aspirazione all’eroismo, il mio presentimento della Patria futura si manifestano qui in ogni ricerca di linea, in ogni accordo o disaccordo di colori. E qui non a impolverarsi ma a vivere son collocati i miei libri di studio, in così grande numero e di tanto pregio che superano forse ogni altra biblioteca di ricercatore e di ritrovatore solitario. Tutto è qui dunque una forma della mia mente, un aspetto della mia anima, una prova del mio fervore...”. Il documentario è arricchito dalle testimonianze di Giuseppe Ferroni, storico della letteratura; Emilio Gentile, storico contemporaneista; Claudia Salaris, storica dell'arte italiana, studiosa di storia delle avanguardie e del Futurismo. (fonte: Rai)… (más)
 
Denunciada
MemorialeSardoShoah | May 26, 2022 |
Questo libro mi è stato regalato da zio Antonio in occasione della sua ultima visita a Napoli. Molto difficilmente, altrimenti, avrei comprato un libro di Guerri. E nonostante l’interesse per i problemi del Sud che l’autore sta dimostrando nell’ultimo periodo. Chiaramente si tratta di un lavoro di natura prettamente divulgativo, ma estremamente preciso. Un libro interessante che racconta la storia, anzi le storie, conosciute o meno, del brigantaggio. La prima e meno conosciuta guerra civile italiana ricostruita con un impianto bibliografico di ottimo livello. Una storia molto lontana da quella raccontata sui libri di scuola, dell’italianissimo Cavour agli eroi del risorgimento. Il divario tra Nord e Sud fu gestito da chi aveva occupato il territorio, privo di qualsiasi conoscenza del meridione d’Italia, della sua cultura e delle sue fragilità. E Guerri fa molto bene il suo lavoro di giornalista storico. Originale la ricostruzione della storia personale delle donne che affiancarono gli uomini nella resistenza e ben disegnati i profili dei principali protagonisti del brigantaggio tra cui, chiaramente, Carmine Crocco. Fenomenale, a pagina 42, la vicenda della Salerno Reggio Calabria ai tempi dei Borbone.… (más)
½
 
Denunciada
grandeghi | otra reseña | Sep 28, 2020 |
Amo Van Gogh fin da quando in 5° liceo la professoressa ci ha portato in aula di disegno e ci ha proiettato i suoi quadri parlandoci delle sue difficoltà e dell’ipotesi, ventilata da molti, che fosse pazzo. All’epoca ho pensato: se fossi stata sua amica avrei potuto salvarlo (manie di grandezza post adolescenziali).
La pazzia (o meglio follia, termine più facilmente associabile ad un artista) è l’ipotesi che l’autore di questo libro cerca in ogni modo di screditare e sconfermare parlando di Vincent quasi come di un amico da proteggere.
Guerri difende a spada tratta (a volte in modo quasi morboso) la sensibilità disarmante e quasi ingenua di van Gogh. Il quadro che ne esce, nell’excursus ben narrato dei 37 anni di vita, è quello di una persona che ha sempre cercato qualcosa che non ha mai trovato veramente: l’amore (le donne che frequentava erano per di più prostitute), la fama (quasi nessuno ha comprato le sue opere mentre era in vita, alcuni ci hanno anche giocato a freccette o le hanno usate come carta per il camino… si saranno mangiate anche i gomiti poi), l’affetto del fratello (che sarà comunque la sua unica ancora di salvezza psichica ed economica).
Il libro fa emergere la persona, più che l’artista, cercando di ridimensionare tutto quello che negli anni è stato romanzato come ad esempio la sua morte che non è avvenuta, come si crede, nei campi di grano che lui aveva appena dipinto ma bensì in una fossa di letame dove lui si è volontariamente sdraiato per spararsi.
Ho trovato questo libro molto interessante, scritto bene, con passione ma anche con un certo distacco. Non si può considerare una biografia completa di van Gogh ma sicuramente un punto di vista interessante sugli aspetti più tristi e malinconici dell’esistenza di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. L’inserimento di immagini di alcuni dei quadri più famosi ha aiutato a leggere immaginando i colori e le sensazioni che lui cercava di trasmettere con le pennellate gialle, blu e rosse. Ammetto che in alcuni punti quasi mi è scappata la lacrimuccia…
… (más)
 
Denunciada
Feseven78 | otra reseña | Apr 17, 2019 |
"Gli Italiani hanno imparato a convivere con una doppia morale, necessaria per conciliare l'esistenza eterna con quella quotidiana, i peccati con i desideri, l'apparenza con la realtà, la morale con il moralismo".
 
Denunciada
AntonioGallo | otra reseña | Nov 2, 2017 |

Premios

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Estadísticas

Obras
55
Miembros
279
Popularidad
#83,281
Valoración
½ 3.6
Reseñas
17
ISBNs
65
Idiomas
1

Tablas y Gráficos