Franco Farinelli
Autor de Geografia. Un'introduzione ai modelli del mondo
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Fin dalle origini, nella nostra cultura ha prevalso l'immagine della Terra piatta: la Terra come distesa, estensione, superficie, tavola: la si trova già nella Genesi, nell'Enuma Elis, nell'Odissea, e il testo ne segue gli sviluppi fino ad oggi toccando una serie di passaggi significativi: Tolomeo e Colombo, Genova e Firenze nel Rinascimento tra commercio arte e prospettiva, le "complicazioni medievali", l'Utopia di Moro come città "cartografica", l'abbandono delle concezioni medievali imposto dalle scoperte geografiche, l'inizio dello studio dei mari, la nascita del concetto di paesaggio. Fino a oggi, quando, secondo l'autore, l'immagine della Terra come estensione è entrata in crisi e si dovrebbe rivalutare quella alternativa della Terra come globo, della Terra come è davvero.
Pensare la Terra come tavola significa, dice l'autore, imprimere alla Terra le proprietà della tavola: un'estensione ferma, stabile, piana, omogenea, su cui si fanno misure e ci si sposta lungo linee rette. Ma oggi, con la globalizzazione (termine da prendere alla lettera!) non possiamo più "far finta che la terra non sia quella che essa è, un globo appunto": discontinua, disomogenea, senza centro né punti o direzioni privilegiate, e quindi dobbiamo "reinventare la Terra" sviluppandone una nuova e più adeguata immagine.
Il discorso però è molto più ricco e sottile di come l'ho riassunto io. Il testo spazia dalla mitologia alla letteratura antica e moderna alla storia all'arte, con letture penetranti di miti ed episodi letterari, e si capisce che dietro c'è una cultura vasta e profonda (che quando la trovo non posso fare a meno di ammirare). È una geografia molto filosofica, che va in profondità ma che ho trovato difficile da seguire e di cui ho purtroppo capito abbastanza poco. Probabilmente il testo è un po' troppo complesso per il lettore comune.… (más)