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Pepe Danquart

Autor de Angel of death

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Fuggito dal ghetto di Varsavia con l'aiuto del padre, Srulik, un bambino ebreo di otto anni, si finge un orfano polacco per scampare alle truppe naziste. Con il nome fittizio di Jurek, tenta in ogni modo di sopravvivere e di essere coraggioso, attraverso la foresta e oltre, in cerca di una casa o di una fattoria dove avere cibo in cambio del proprio lavoro. Sarà anche consegnato ai nazisti, da cui riuscirà fortunosamente a svignarsela, continuando una dolorosa fuga verso la libertà: nel suo cammino, in cui si avvicendano le stagioni, entrerà in contatto con uomini e donne disposti ad aiutarlo oppure decise ad ucciderlo, fino alla fine dell'ostilità bellica.
È la storia di una perdita di identità quella raccontata nel commovente film di Pepe Danquart, un lento e progressivo allontanamento dalle proprie radici compiuto da un bambino che ha giurato al proprio padre di sopravvivere, contro tutto e tutti. Ispirandosi al best seller "Corri ragazzo", corri di Uri Orlev, che racconta la storia vera di Yoram Friedman, il regista fa del suo battagliero protagonista un simbolo della libertà e dell'intelligenza, uniche armi possibili contro l'abominio nazista. La fame di vita di Jurek scorre parallela alla cancellazione del suo passato, del proprio vero nome e della propria religione, lentamente, facendo palpare con mano la sofferenza di non avere diritto ad un posto nel mondo.
Anche in questo, la sua corsa senza sosta può essere vista come una metafora del popolo di Israele, verso il quale alla fine sente di non appartenere più, rimosso, allontanato, fino a quando non riuscirà a realizzare realmente in che modo è cominciato tutto. Col fiato sospeso, nascosto sotto alle tavole di legno di una casa di campagna o fuggendo da un ospedale dove gli è stato amputato un braccio a seguito di un incidente di lavoro, Jurek conosce l'esistenza del bene in persone disposte a rischiare la propria pelle pur di non arrestare la sua sfida ad andare oltre una realtà inconcepibile. Anche da questi incontri deriva forse l'indefessa forza di continuare a lottare.
Vincitore di un Oscar per il cortometraggio Schwarzfahrer (1993), Danquart segue dappresso un'odissea che non può non finire con un ritorno, con buona aderenza visiva al tempo del racconto e attenzione nel mostrare il circostante attraverso gli occhi di un bambino di otto anni: da qui probabilmente alcune, poche, immagini che potrebbero sembrare leziose e in netto contrasto con il tono globale. L'epilogo, dove incontriamo il vero Yoram Friedman, in Israele insieme alla sua famiglia, suggella il tema che, tra i tanti, sta più a cuore al regista. Un film sull'infanzia violata adatto anche agli spettatori più giovani. (fonte: Mymovies)
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MemorialeSardoShoah | otra reseña | Mar 30, 2020 |
la vera storia di Isaac Leibman, un ebreo polacco, che ha perso tutto e tutti nell'Olocausto. Sopravvisse miracolosamente agli orrori indicibili dei campi di concentramento più pazzi nazisti in Austria. Dopo essere stato liberato, fu costretto a "rimpatriare" di nuovo nell'attuale Polonia controllata dai sovietici. Sul retro del treno, un non ebreo polacco, che condivide la stessa somiglianza, e la stessa laurea in ingegneria, come Leibman scompare. Temendo quale destino possa ora attendere gli ebrei nella Polonia comunista, e volendo avere la possibilità di avere tutte le cose che gli sono state negate per tutta la vita per essere un ebreo, Leibman ruba l'identità dell'uomo scomparso. Una volta che torna in Polonia, ottiene tutto ciò che ha sempre sognato: successo, successo, potere, ricchezza ... amore. Ma l'identità che ha rubato arriva con un passato, uno oscuro, ei suoi segreti ossessionanti cominciano a emergere e minacciano tutto ciò che ha raggiunto e potrebbe persino costargli la vita.… (más)
 
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MemorialSardoShoahDL | Feb 20, 2018 |
Srulik, un bambino di otto anni, fugge dal ghetto di Varsavia nel 1942. Cerca di sopravvivere, prima da solo nella foresta, e poi come orfano cristiano di nome Jurek in una fattoria polacca. Durante la sua FUGA, la sua identità ebraica rischia di essere persa. La storia è basata sul bestseller di Uri Orlev.
 
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MemorialSardoShoahDL | otra reseña | Dec 14, 2017 |

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