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Almost invisible por Mark Strand
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Almost invisible (edición 2012)

por Mark Strand

MiembrosReseñasPopularidadValoración promediaConversaciones
913300,198 (3.61)Ninguno
A latest collection by the U.S. Poet Laureate and Pulitzer Prize-winning author is comprised of whimsical, prose-style dramas that explore the receding vista of life while posing eloquent, riddle-like conundrums about the human condition.
Miembro:Carrie_Etter
Título:Almost invisible
Autores:Mark Strand
Información:New York : Alfred A. Knopf, 2012.
Colecciones:Read/finished, Tu biblioteca, Actualmente leyendo, Por leer
Valoración:
Etiquetas:Ninguno

Información de la obra

Almost Invisible: Poems por Mark Strand

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Mostrando 3 de 3
There are reasons that I do not read much poetry, and it is no fault of the poems themselves. It's just not one of the genres that I prefer, and this collection, though the poems are more akin to short (very short) stories, is not really my cup of tea. ( )
  resoundingjoy | Jan 1, 2021 |
“Something nameless hums us into sleep … We feel dreamed by someone else, a sleeping counterpart…”

"Qualcosa senza nome ci borbotta in sonno ... Siamo sognati da qualcun altro, una controparte che dorme ..."

I sogni sono sempre stati un mistero nella vita degli uomini, indipendentemente dalla loro razza, colore, lingua, cultura o età. Una mia amica virtuale, Marzia Marni Mazzavillani, li studia da anni, non so con quali risultati. Sollecitano da millenni le arti, le scienze e le filosofie in egual misura. Ma essi restano un mistero nonostante tutto. Per quanto staccati e indipendenti dalla vita reale, i sogni continuano ad influire sui nostri momenti in cui siamo svegli, così come la vita reale continua ad influenzare la vita notturna.

Ci illudiamo di tenerli a bada, magari cercando di sognare a occhi aperti, ma continuiamo a non sapere nulla di loro nel momento in cui diventiamo prigionieri del sonno. Sembra che solo i poeti siano in grado di "leggerli". Solo i veri poeti, però, come Mark Strand con la poesia che vi propongo qui di seguito e che ho liberamente tradotto.

In uno dei suoi diversi libri di poesie, il vincitore del prestigioso premio Pulitzer Mark Strand esplora in versi il mistero dei sogni. La poesia è anche una specie di testamento artistico che il poeta assegna all'artista: essere testimone di fronte all'universo, sia dentro che fuori se stesso. Inutile dire che la poesia, ogni poesia, tutta la poesia va letta e gustata nella lingua originale in cui il poeta l'ha concepita, dialetto o lingua che sia.

Dreams
Sogni


Trying to recall the plot
And characters we dreamed,
What life was like
Before the morning came,
We are seldom satisfied,
And even then
There is no way of knowing
If what we know is true.


Cercando di ricordare la trama
e i personaggi sognati,
com’era la vita
prima che fosse giorno,
siamo raramente soddisfatti,
ed anche allora
non c’è modo di sapere
se quello che sappiamo è vero.


Something nameless
Hums us into sleep,
Withdraws, and leaves us in
A place that seems
Always vaguely familiar.


Qualcosa senza nome
ci borbotta in sonno,
si ritira e ci lascia
in un posto che sembra
sempre vagamente familiare.


Perhaps it is because
We take the props
And fixtures of our days
With us into the dark,
Assuring ourselves
We are still alive. And yet
Nothing here is certain;


Forse perché
portiamo con noi nel buio
le frattaglie delle nostre giornate,
per sentirci vivi
eppure qui nulla c’è di certo;

Landscapes merge
With one another, houses
Are never where they should be,
Doors and windows
Sometimes open out
To other doors and windows,
Even the person
Who seems most like ourselves
Cannot be counted on,
For there have been
Too many times when he,
Like everything else, has done
The unexpected.


I paesaggi si mescolano
l’uno con l’altro, le case
non sono mai dove dovrebbero essere,
porte e finestre
a volte si aprono verso
altre porte e finestre,
persino le persone che
sembrano come noi
non sono come sono,
ci sono state troppe volte
quando lui, come ogni altra cosa,
ha fatto quello che non ci si aspettava.


And as the night wears on,
The dim allegory of ourselves
Unfolds, and we
Feel dreamed by someone else,
A sleeping counterpart,
Who gathers in
The darkness of his person
Shades of the real world.


E man mano che la notte avanza,
la debole allegoria di noi stessi
si svela e siamo sognati
da qualche altro,
una controparte che dorme,
che raccoglie nel buio
della sua persona
ombre del mondo reale.


Nothing is clear;
We are not ever sure
If the life we live there
Belongs to us.
Each night it is the same;
Just when we’re on the verge
Of catching on,
A sense of our remoteness
Closes in, and the world
So lately seen
Gradually fades from sight.


Nulla è chiaro;
non siamo mai certi
se la vita che viviamo lì
ci appartiene.
Ogni notte è lo stesso:
proprio quando siamo sul punto
di agganciarci,
un senso di lontananza
ci attanaglia, e il mondo
visto poco prima
a poco a poco svanisce.


We wake to find the sleeper
Is ourselves
And the dreamt-of is someone who did
Something we can’t quite put
Our finger on,
But which involved a life
We are always, we feel,
About to discover.


Ci destiamo per scoprire che
chi dorme siamo noi
e il sognato è qualcuno
che ha fatto qualcosa su cui
non possiamo mettere le mani,
ma che coinvolge una vita
che ci accorgiamo di stare sempre
sul punto di scoprire.

( )
  AntonioGallo | Nov 2, 2017 |
This is just a fantastic collection of prose poetry. I picked this slim volume up and read one poem several weeks ago. Then I bought and read it all in an evening. They are a joy to read, reflect, reread, and reread again. If I believed in heaven, this would be my own poetry heaven. ( )
  jphamilton | Jan 6, 2014 |
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Editores de la editorial
Blurbistas
Idioma original
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LCC canónico

Referencias a esta obra en fuentes externas.

Wikipedia en inglés (1)

A latest collection by the U.S. Poet Laureate and Pulitzer Prize-winning author is comprised of whimsical, prose-style dramas that explore the receding vista of life while posing eloquent, riddle-like conundrums about the human condition.

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